Perugia, blitz della Finanza in Provincia: acquisiti diversi documenti

La sede della provincia di Perugia in via Palermo
di Luca Benedetti e Michele Milletti
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Venerdì 10 Settembre 2021, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 08:26

PERUGIA Non è passata inosservata in Provincia la vista della Guardia di Finanza. I bene informati raccontano da radio piazza Italia e dintorni che le Fiamme Gialle, nei giorni scorsi, se ne sono state un bel po’ a chiedere informazioni e acquisire documenti. Documentazione che sarebbe legata ad accertamenti da parte della Corte dei Conti. Ma non solo. Magistratura contabile che si è mossa su diversi aspetti dell’attività dell’ente e che attraversa le mosse e le scelte negli ultimi mesi di diversi uffici.
Tra i controlli effettuati, secondo quanto filtra da fonti vicine all’ente di piazza Italia, le fiamme gialle avrebbero guardato da vicino le presenze e l’attività di alcuni dipendenti e di alcuni dirigenti. I finanzieri si sono mossi a colpo sicuro nel cercare carte e documenti. Un paio le situazioni che sarebbero state guardate con grande attenzione, una in particolare relative alle presenze in ufficio di un funzionario e all’attività di un dirigente. Non è escluso che l’attività non si relativa solo alle indicazioni della Corte dei Conti, ma anche da parte della Procura penale.
L’accesso della Finanza fa tornare in mente l’esposto che sul finire dell’inverno aveva inviato proprio a Procura e magistratura contabile il dirigente della polizia provinciale per un braccio di ferro sul pagamento delle indennità di turno agli agenti che hanno gli uffici in via Palermo.
La guerra è quella delle indennità per gli agenti della polizia provinciale chiamati, di volta in volta, in base alle esigenze di sicurezza, dalle ordinanze del questore, a scendere in strada in supporto alle forze dell’ordine. Dai controlli anti Covid, a quelli delle notti folle dell’acropoli perugina. Tanto per citare i casi più recenti. Guerra significa che i turni sono stati fatti, il comandante li ha certificati, ma gli uffici non hanno dato il via libera al pagamento.
In questo contesto il comandante della provinciale aveva mandato una lunghissima lettera-esposto (11 pagine con una ventina di allegati).

Quattordici gli indirizzi a cui la lettera esposto è stata inviata nei mesi scorsi. E in cima c’erano quelli più pesanti: la Procura della Repubblica e la Procura regionale della Corte dei Conti. Naturalmente c’era il presidente Bacchetta, ma anche la Rsu della Provincia e tutto il personale della Provinciale. Ecco perché quelle undici pagine piene di riferimenti tecnici e normativi, di date, atti e scambi epistolari con altri dirigenti, aveva già creato non poca agitazione in piazza Italia. E c’è chi ricollega anche quel dossier alla visita delle Fiamme gialle.

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