PerugiAssisi di venerdì 17
sfida la sorte con la cultura

PerugiAssisi di venerdì 17 sfida la sorte con la cultura
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Martedì 9 Settembre 2014, 19:10 - Ultimo aggiornamento: 19:11
PERUGIA - PerugiAssisi 2019, via al countdown. stato depositato il dossier conclusivo per la candidatura a capitale europea della cultura 2019.

Nella sede della Fondazione il presidente Bruno Bracalente, il sindaco di Assisi Claudio Ricci, l'assessore regionale Fabrizio Bracco, il sindaco Andrea Romizi, il direttore artistico Arnaldo Colasanti.

Tutti a incrociare le dita. Ecco le date: la visita ispettiva della commissione europea è stata fissata per il 10 di ottobre (è un venerdì); sette ore cadenzate con stile nordeuropeo, che non si affacci neanche un giornalista, che la città metta il suo vestito più bello.

La sera del 17 ottobre (è sempre un venerdì) si saprà chi ha vinto delle sei città italiane candidate. Non sono previsti incontri istituzionali, insomma poche chiacchere.



La delegazione salirà nel minimetrò, entrerà nella Rocca Paolina (presto con queste scale mobili) corso Vannucci forse in bicicletta (come non farsi notare), piazza IV Novembre, il mercato coperto, via della Viola, piazza Grimana, San Francesco al Prato, la torre degli Sciri, l'ex carcere, piazza del Bacio e poi giù tutti a Ponte San Giovanni, la città nella città. E da qui si parte per Assisi fin dentro il teatro Lyrick e il nuovissimo Palaeventi. Ma anche dentro i lavori in corso dei recuperi archeologici.

Così Claudio Ricci: «La visita ispettiva ha termine dentro palazzo Monte Frumentario alle 19 con un saluto. Questo palazzo nel 1633 conteneva la riserva per l'anno successivo dei semi di orzo e grano. Chi non ne possedeva andava a prendere i semi necessari e, dopo il raccolto, li riportava. Andiamo verso la nuova economia del noi, l'internet delle cose. Mettere insieme cose e persone e idee è la nuova materia prima».

Qualcuno chiede perché l'assessore Bracco sia così ottimista nel ritenere che PerugiAssisi abbia un terzo e non un sesto, di probabilità di vincere.

È Bracalente a rispondere spiritoso: «È un calcolo probabilistico soggettivo, io mi attengo ai principi statistici ufficiali. E quanto a ritenere che ci sia già un vincitore che non siamo noi, questo non può essere vero. Anche se statisticamente è più probabile perdere». Ma vale per tutte e sei le candidature.
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