L'amministratore accoltellato torna a casa. Le indagini sull'aggressore sconosciuto

Il cartello sul portone della casa dell'amministratore
di Egle Priolo
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Martedì 25 Maggio 2021, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 14:48

PERUGIA - Dopo le lacrime e il terrore, dopo le prime ore passate come fosse un incubo ma con la paura di svegliarsi in un inferno peggiore, l'amministratore di condominio accoltellato al cuore da uno sconosciuto il 14 maggio in via della Pescara è finalmente tornato a casa. E la famiglia, che ancora si deve riprendere dalla telefonata in cui la fidanzata del 40enne chiedeva aiuto, torna a respirare.

Esattamente come lui, vittima della violenza più immotivata e spaventosa. Perché dopo l'intervento d'urgenza al cuore, è stato necessario intraprendere una terapia di riabilitazione respiratoria. Ma sembra che l'impegno dei medici e soprattutto la tigna del calabrese abbiano dato i loro frutti. Una buona notizia per tutta la città, amministrazione comunale compresa, rimasta col fiato sospeso in attesa dei bollettini sullo stato di salute dell'amministratore conosciuto nella zona per il suo impegno contro degrado e insicurezza.

Un impegno talmente noto che all'inizio si era pensato che l'aggressore potesse essere un vecchio inquilino arrabbiato. Invece sembra che il giovane di origine magrebina che lo ha colpito al cuore, all'addome e a un braccio fosse uno sconosciuto che ha insultato la fidanzata del 40enne perché di origini asiatiche. Legando la sua provenienza allo scoppiare della pandemia mondiale. Da qui, la discussione finita con le tre coltellate, in mezzo alla gente, davanti a un bar, in un venerdì qualsiasi non finito in tragedia solo per qualche millimetro. Proseguono intanto le indagini dei carabinieri per arrivare a dare un nome al pericoloso aggressore. A cui per tirar fuori un coltello è bastato essere contraddetto da chi non è abituato ad abbassare la testa.

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