Perugia, resa dei conti in aeroporto tra clan albanesi: feriti e otto arresti

Perugia, resa dei conti in aeroporto tra clan albanesi: feriti e otto arresti
di Michele Milletti
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Lunedì 27 Giugno 2022, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 16:40

PERUGIA Una resa dei conti. Che potrebbe dunque avere le sembianze di un qualcosa di premeditato. I contorni di quanto avvenuto sabato pomeriggio in aeroporto, con personaggi dal pedigree criminale certificato a tentare di ammazzarsi a botte, tentativi di soffocamento e separatori di metallo usati come clave, sono ancora frutto di accurato studio da parte degli investigatori della squadra mobile diretti da Gianluca Boiano.
Ma qualcosa emerge. Ed è inquietante. Emerge come la maxi rissa conclusa con otto arresti, due denunce e due feriti sarebbe non casuale. Non un qualcosa di improvviso, per una parola di troppo o per una fila saltata. No. L’ipotesi che sta prendendo piede, chiaramente ancora tutta da verificare, è che la zuffa sia stata cercata. Quantomeno da uno dei due gruppi finiti a picchiarsi. A suggerire questa pista ci sono elementi “macro”, come il fatto che un gruppo si stava per imbarcare mentre l’altro era andato ad accompagnare connazionali e anche che i partecipanti siano risultati tutti pregiudicati. Ma anche il fatto che i due gruppi risultino appartenenti a due specie di clan familiari. Oltre, si dice, a un’auto trovata con tutte e quattro le gomme squarciate all’esterno dell’ aeroporto e riconducibile proprio ai partecipanti alla rissa.
LA DINAMICA
L’allerta scatta intorno alle quindici di sabato al check in del “San Francesco di Assisi” per una rissa tra albanesi in attesa di imbarcarsi per il volo diretto a Tirana. Come detto, e come ricostruito anche visionando non solo le telecamere di sicurezza dell’ aeroporto ma anche i video girati con gli smartphone e poi condivisi sui social dalle persone presenti, un gruppo che stava accompagnando dei connazionali si incontra (anzi si scontra) con un altro gruppo di albanesi in fila al check-in. La rissa scoppia quasi all’istante, le immagini girate da alcune persone presenti nella zona partenze di Sant’Egidio fanno impressione. A un certo punto si vede come i balordi in azione utilizzino alcuni separatori di fila per colpirsi mentre uno a torso nudo è a terra, apparentemente in stato di incoscienza dopo essere stato preso per il collo da un altro mentre un terzo gli rifila due calci in faccia.
Il personale dell’ufficio di polizia di frontiera interviene immediatamente ed ha buon gioco nel bloccare buona parte della rissa fino all’arrivo in massa di squadra mobile, squadra volante, polizia scientifica e anche personale medico sanitario del 118 per soccorrere i feriti. Che inizialmente sono due, anche se poi in ospedale ce ne andrà soltanto uno per le ferite riportate e per tutti gli accertamenti del caso. Accertamenti cui vengono sottoposti anche gli altri undici albanesi coinvolti. Dopo essere stati portati tutti in questura, visto che gli ingressi dell’ aeroporto erano stati bloccati in attesa dell’arrivo dei rinforzi, emerge quanto già detto: si tratta di persone con parecchi precedenti alle spalle. Al termine delle verifiche, otto vengono arrestati per rissa aggravata in concorso e portati nelle carceri di Perugia e Terni in attesa dell’udienza di convalida. Due donne, rispettivamente classe 1998 e 2000, denunciate sempre per rissa aggravata. Al termine dei rilievi della polizia scientifica, l’ aeroporto ha ripreso gli ordinari servizi senza registrare criticità per i voli successivi.
GLI SVILUPPI
«Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi da parte della squadra mobile finalizzati alla ricostruzione della dinamica degli eventi» rende noto la questura attraverso una nota ufficiale.

E proprio questi ulteriori approfondimenti investigativi, stando a quanto si apprende, si muoverebbero lungo il solco di una resa dei conti tra due gruppi evidentemente alle prese con questioni particolarmente gravi. Il condizionale è sempre d’obbligo, ma sembra che le botte al San Francesco siano successive a un altro episodio di violenza successo qualche tempo fa sempre tra i due gruppi e rappresenti dunque l’ulteriore sospetto di una resa dei conti per motivi evidentemente avvertiti come molto importanti. E probabilmente di natura illegale.

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