Salvini a Perugia: «Periferie, lavoro e fisco non sono più di sinistra»

Matteo Salvini, assediato dai selfie davanti al palazzo della Regione Umbria
di Federico Fabrizi
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Giovedì 18 Aprile 2019, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 00:07
PERUGIA - Un quarto d’ora di comizio, di fronte ai palazzi della Regione, la piazza piena, e un’ora e mezza di selfie. Di fronte un gruppetto di contestatori. Alle sette di sera Matteo Salvini riprende fiato su una poltrona dell’Hotel Brufani. Neanche un caffè. «Oh ragazzi dovevo essere già a Roma».
Erano tanti i selfie, ministro.
«Mi ha commosso l’affetto, abbiamo deciso ieri sera: un palchetto pronti e via. C’erano agricoltori, medici, dipendenti della Regione, anche due ragazzi che si sono laureati oggi (ieri ndr)».
Li ha abbracciati tutti
«Per me è rispetto per le persone che sono uscite dal lavoro o hanno chiuso un negozio e sono state un’ora e mezza in fila». 
Salvini fa i selfie, la Lega prende i voti nelle periferie e conquista Comuni e Regioni. Siete quello che era il Partito democratico.
«Tanta gente oggi ci ringraziava dicendo che stiamo facendo quello che una volta faceva la sinistra: pensioni, lavoro, pace fiscale, assunzione di poliziotti, pompieri, carabinieri. E i problemi di ordine pubblico che sono in periferia, non in centro dove vivono quelli con la villa da otto telecamere».
Ma davvero vi mangiate tutti i voti del Pd?
«Se superiamo vecchie barriere ideologiche destra-sinistra, arrivando al cuore della gente e risolvendo i problemi io ne sono orgoglioso».
Ecco la critica: la Lega è pronta a sostituire un vecchio sistema, quello del Pd raccontato dall’inchiesta sanità, con un altro sistema e gli stessi difetti.
«Per carità, noi abbiamo i nostri difetti e commettiamo i nostri errori, però se per il quinto anno consecutivo i governatori più amati, apprezzati ed efficienti sono della Lega, evidentemente vuol dire che veneti, lombardi, adesso friulani, sono contenti di come funziona la sanità, le scuole, la gestione delle case popolari.. mi piacerebbe che anche in Umbria si potesse provare il buon governo della Lega».
Oggi dal palco lei ha detto: Donatella Tesei candidata governatrice. Tutti d’accordo gli alleati ?
«Io l’ho vista in gamba come sindaco, in gamba come senatrice, e se mi dovessero chiedere... beh la vedrei un’ottima governatrice dell’Umbria, poi non impongo niente a nessuno».
Si vota a luglio o ottobre?
«Spero si voti prima possibile, anche in estate, perché gli umbri non si possono permettere di tirare a campare».
Il commissario del Pd Verini dice: Salvini viene a Perugia a fare di sciacallaggio politico.
«Se io fossi un dirigente del Pd guarderei ai problemi in casa mia - sorride - piuttosto che prendermela con 
Salvini che l’Umbria non l’ha mai governata».
Però è arrivato proprio il giorno dopo le dimissioni della presidente Marini.
«Io non mi sostituisco ai giudici, non festeggio gli arresti e conto di vincere per le nostre buone idee. Però è evidente che se oggi sono a Perugia è perché qualcuno ha sbagliato qualcosa».
Ora Perugia, ministro. Sicurezza qui vuol dire Fontivegge. Arriva questo posto fisso di polizia?
«Stiamo rivedendo l’intero comparto sicurezza. Intanto, sono arrivati 20 poliziotti e 20 carabinieri in più, non risolvono tutti i problemi ma aiutano, e abbiamo investito mezzo milione per le telecamere tra Perugia e Terni. E le 8mila assunzioni nelle forze dell’ordine qualcosa di più porteranno anche in Umbria. Non possiamo mettere un poliziotto in ogni angolo di strada, però per i quartieri in cui ci sono problemi seri come a Fontivegge io sono a disposizione dei sindaci».
A Perugia ha funzionato il modello dei rimpatri diretti.
«Certo. Funziona. Infatti con il decreto sicurezza lo abbiamo potenziato: ora si possono espellere anche i richiedenti asilo. Adesso per chi spaccia, ruba, scippa ed è un richiedente asilo c’è la possibilità di espellere subito, prima bisognava attendere la fine della domanda di asilo e magari restavano qui altri sei mesi».
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