«Per Sollecito ingiusta detenzione
ma niente risarcimento»

Raffaele Sollecito
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Sabato 11 Febbraio 2017, 19:19
PERUGIA - Per Raffaele Sollecito «sussiste una ingiusta detenzione» per l'indagine e i successivi processi legati all'omicidio di Meredith Kercher (delitto per il quale è stato definitivamente assolto) ma «egli stesso ha concorso a causarla con la propria condotta dolosa o gravemente colposa». È quanto emerge dall'ordinanza con la quale la Corte d'appello di Firenze ha rigettato la richiesta di risarcimento. Provvedimento che i legali del giovane pugliese hanno già annunciato che impugneranno in Cassazione.
Per i giudici di Firenze Silvia Martuscelli, Paola Masi e Anna Favi, le dichiarazioni di Sollecito «hanno sicuramente contribuito, nell'ambito di un quadro indiziario e probatorio ambiguo, ad orientare dapprima gli inquirenti e poi i giudici di merito verso una valutazione complessiva sfavorevole al Sollecito delle prove raccolte e soprattutto dei numerosi indizi suscettibili di varia interpretazione anche da parte di consulenti e periti, fino a far emettere, in due sentenze, un giudizio di responsabilità penale». 
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