Per i giudici di Firenze Silvia Martuscelli, Paola Masi e Anna Favi, le dichiarazioni di Sollecito «hanno sicuramente contribuito, nell'ambito di un quadro indiziario e probatorio ambiguo, ad orientare dapprima gli inquirenti e poi i giudici di merito verso una valutazione complessiva sfavorevole al Sollecito delle prove raccolte e soprattutto dei numerosi indizi suscettibili di varia interpretazione anche da parte di consulenti e periti, fino a far emettere, in due sentenze, un giudizio di responsabilità penale».
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