Pensionati, odissea per un prestito

Pensionati, odissea per un prestito
di Michele Milletti
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Lunedì 22 Giugno 2020, 07:48
PERUGIA -  Incastrati dal cedolino. Anzi dall’assenza del cedolino. E non è poca cosa, dal momento che diventa condizione essenziale per accedere a un prestito. In molti casi per sostenere importanti cure mediche.
È quanto accade a molti pensionati perugini e umbri, e le tante persone che anche recentemente hanno dovuto constatare di persona all’esterno della sede perugina dell’ente come l’attività di apertura al pubblico sia ancora molto rallentata ne rappresentano più di una testimonianza.
LA TESTIMONIANZA
Tra queste c’è quella di una signora perugina, pensionata, alla ricerca del cedolino della pensione di aprile. Documento essenziale richiesto per accedere a un prestito.
La signora, come tanti altri pensionati, pensava che con la fine del lockdown l’apertura al pubblico venisse progressivamente riaperta. E invece no, non è per adesso.
Come fare per ottenere quanto richiesto? Bisogna rivolgersi alla sede centrale di Roma, e dialogare principalmente per posta elettronica. Cosa decisamente non facile, se non si è più giovanissimi e soprattutto non si è avvezzi ad utilizzare internet. Se ancora si va a ritirare la pensione a mano negli uffici postali e, giustamente, si è abituati ad andare nei posti e parlare viso a viso con le persone invece che scambiarsi e-mail.
Per sua fortuna, la signora ha trovato chi sta cercando di sbrigare la pratica per lei: un’amica dottoressa che l’anziana ha delegato a interloquire con l’ Inps per avere il cedolino della pensione del mese di aprile.
Documento particolarmente prezioso dal momento che la signora deve intraprendere una spesa importante: la signora ha bisogno di un importante intervento ai denti, delicato non solo in termini di salute ma anche economici.
Per questo motivo si è decisa a chiedere un prestito, al fine di presentarsi all’intervento senza i patemi delle spese da sostenere e contando di poter sostenere le rate del prestito attraverso la propria pensione.
Ma qui ecco arrivare le notizie inaspettate: alla richiesta dell’istituto in cui si è presentata per l’erogazione della cifra richiesta della documentazione che attesti il regolare ricevimento della pensione, la signora ha pensato di recarsi all’ Inps per il cedolino, ma l’attività di apertura al pubblico ancora non è ripresa. L’indicazione è quella di rivolgersi a numero verde e indirizzi internet nazionali dell’ Inps, finendo però “impantanata” in una miriade di richieste simili, ma anche legate ai codici per visualizzare la propria posizione, che l’ente sta gestendo con comprensibile difficoltà.
Secondo quanto si apprende, tante sarebbero le richieste da parte di pensionati umbri di prestiti legati non solo a spese mediche ma anche per far fronte alle difficoltà economiche familiari causate dal coronavirus.
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