Pensionati, in Umbria due su tre senza la quattordicesima

Pensionati, in Umbria due su tre senza la quattordicesima
di Selenio Canestrelli
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Giovedì 24 Giugno 2021, 08:30

PERUGIA - Pensioni, la quattordicesima arriva prima, ma non per tutti. Pronto un tesoretto di circa 24milioni di euro in più per l’Umbria che andrà tutto nella prossima rata di pensione di migliaia di pensionati, quelli però con redditi che non devono superare certi limiti. Fuori dal beneficio rimarranno, infatti, due pensionati su tre: tutto dipenderà dai redditi posseduti l’anno passato con il bonus estivo che comunque darà un po’ di ossigeno a circa 70mila titolari di rendite pensionistiche, a eccezione di chi incassa una pensione di invalidità. Tutto pronto per il pagamento, quindi, che quest’anno viene anticipato a venerdì per proseguire con le liquidazioni delle somme fino al primo al luglio. Già stabiliti gli importi che variano in base agli anni di contribuzione e al reddito posseduto. Nel dettaglio, la quattordicesima spetta ai pensionati di almeno 64 anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017, con le somme che variano da un minimo di 336 euro fino a un massimo di 655 euro. In base a quanto fa sapere l’Inps il pagamento viene effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni sulla base dei redditi degli anni precedenti.

«Per coloro che perfezionano i prescritti requisiti entro il 31 luglio dell'anno di riferimento, la prestazione viene liquidata sulla rata pensionistica di luglio. Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal primo agosto in poi, la corresponsione è effettuata con una successiva elaborazione sulla rata di dicembre dell'anno di riferimento».

Un’altra regola importante da sapere è che, come dice lo stesso Istituto, «la quattordicesima viene riconosciuta in via provvisoria in presenza delle condizioni prescritte dalla legge, e viene successivamente verificata sulla base dei redditi consuntivi non appena disponibili», con l'Inps che mette a disposizione un servizio online per la consultazione del cedolino che comprende anche la quattordicesima. Insomma, il beneficio spetterà solo a un terzo circa di chi possiede una rendita pensionistica con l'Umbria che è tra le regioni con il più alto tasso di pensionati in assoluto in base al numero di abitanti: infatti, secondo alcune stime dell’Inps di qualche tempo fa, su mille cittadini oltre 300 sono pensionati, in base al calcolo dell'età, come dire che tre umbri su dieci sono pensionati. Una cifra da record, superiore alla media nazionale che si ferma a 291, e superiore a regioni quali Lombardia, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Piemonte, con la Liguria quasi penultima che chiude con 275 pensioni ogni 1000 cittadini (se si guarda il dato complessivo, e non solo quello relativo alle prestazioni previdenziali dove la Liguria è ai primi posti). A far alzare il numero è il totale delle pensioni cosiddette assistenziali (anche di invalidità) pagate ai cittadini con scarso reddito o insufficiente, indipendentemente dal versamento dei contributi dopo il raggiungimento del 65esimo anno di età .I titolari di pensione sono arrivati a quota 232.619, mentre sono 79.135 le pensioni assistenziali. Per quello che riguarda l’importo medio delle pensioni questo si attesta a 1.293 euro mensili, 754 euro per quelle dell’invalidità e 474 per gli assegni sociali.

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