Pd, il segretario regionale Bori cala le sue carte: «Ricambio della squadra parlamentare e maggiore radicamento territoriale»

Il segretario regionale del Pd Tommaso Bori
di Federico Fabrizi
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Domenica 7 Agosto 2022, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 21:34

PERUGIA  - Una partita nella partita. In casa Pd la settimana decisiva per le candidature inizierà con il viaggio al Nazareno del segretario regionale Tommaso Bori. Nello zaino, Bori porterà nomi e idee. Il viaggio non sarà di quelli semplici, ma la sensazione è che il giovane leader dem abbia deciso di giocarsi le proprie carte, lo farà attraverso una rosa di "candidabili" uscita dal confronto svolto nelle ultime settimane dentro il partito e anche con una serie di principi da "spiegare" a Roma. «Siamo pronti per offrire una visione avanzata nella gestione del territorio, con l’obiettivo della salvaguardia e della valorizzazione delle componenti ambientali del nostro Paese, a partire dal Pnrr...», rimarca il segretario dem. Poi il punto decisivo: «Fin dalla conferenza programmatica Archè, lo scorso autunno, il Pd umbro non ha mai smesso di tenere l’orecchio a terra, nella consapevolezza che la ricostruzione di una comunità politica passa attraverso l’ascolto costante delle persone che la animano - quindi l'affondo - è per questo che non possiamo ignorare le tante sollecitazioni arrivate dai nostri circoli e dai nostri amministratori, sia in forma di documenti inviati alla direzione regionale e alla segreteria del partito, sia come contributi degli organismi dirigenti e come interventi nelle feste dell’Unità organizzate nei territori. Si avverte forte l’esigenza e il bisogno di un ricambio della squadra parlamentare, di un suo radicamento territoriale, di una rappresentatività più in linea con gli appuntamenti politici e in sintonia con le problematiche che gli umbri vivono e che si apprestano ad affrontare nei prossimi mesi e nei prossimi anni». Il punto è chiaro. Enrico Letta e il gruppo di lavoro che sta costruendo le liste Pd ha in mente per l'Umbria l'idea di garantire ad Anna Ascani (sottosegretario uscente) e Walter Verini (tesoriere nazionale del partito) le uniche due posizioni sicure nel Cuore verde, entrambe nel proporzionale: quella di capolista alla Camera e di capolista al Senato. Il segretario regionale, invece, punta ad ottenere almeno una di quelle due caselle "libere" per una candidatura "del territorio", spostando uno dei due big in un'altra circoscrizione, comunque blindata. Il compromesso, probabile ma non scontato, è tenere fermi Ascani e Verini nelle posizioni sicure e inserire dietro di loro (c'è un seggio molto difficile ma possibile alla Camera) e nei collegi uninominali le "proposte regionali".

E la segreteria provinciale di Terni ha fatto i compiti a casa.

Nella giornata di venerdì il gruppo dirigente ha messo nero su bianco un elenco di nomi, affidati proprio a Bori, e da inserire nell'elenco dei "candidabili": Francesco De Rebotti, Fabio Paparelli, Maria Grazia Proietti, Martina Soldi e Pierluigi Spinelli. «Profili che esprimono esperienze professionali e politiche diverse, che vivono in prima linea il territorio con dedizione, attenzione e sensibilità politica - spiega il segretario provinciale di Terni Fabrizio Bellini - a loro vanno l'incoraggiamento ed il sostegno dell'intera comunità democratica perché contribuiscano al bene comune e all'affermazione del centrosinistra».

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