Pd, congresso in calendario a primavera e tre-quattro iniziative «per discutere»

Enrico Rossi, commissario del Pd in Umbria
di Federico Fabrizi
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Domenica 17 Gennaio 2021, 11:45

PERUGIA - Per ora resta schiacciato il tasto “pausa”. Tutti fermi, a distanza di sicurezza, non tanto per la pandemia ma per rimettere in ordine le idee. Almeno provarci. Il Partito democratico s’è fermato ad un passo dal congresso e da lì dovrà ripartire.
Il commissario arrivato dalla Toscana, Enrico Rossi, ha guardato negli occhi i quattro candidati alla segreteria regionale e per prima cosa ha piazzato al centro del tavolo la sua esperienza, con l’idea di rasserenare gli animi. Messa così, Tommaso Bori, Francesco de Rebotti, Massimiliano Presciutti e Alessandro Torrini si sono trovati tutti d’accordo sullo stop-and-go.
La tabella di marcia per la ripartenza è scandita da tre parole: sanità, economia e organizzazione del partito. Tre temi per altrettante iniziative che saranno organizzate nelle prossime settimane. L’esito imprevedibile della crisi di Governo potrebbe complicare un po’ le cose, ma nell’agenda del commissario Enrico Rossi ci sarebbe pure un’iniziativa di respiro nazionale in grado di riequilibrare il peso del “Cuore verde” negli equilibri nazionali del Partito democratico.
Rossi ha chiesto e ottenuto dai quattro candidati alla segreteria regionale il rispetto della regola del silenzio. «Parla il commissario», è la parola d’ordine. Un altro obiettivo centrato dopo la guerriglia combattuta anche via Facebook che aveva animato il confronto nei mesi scorsi. Uno dei temi, però, riguarda i tempi. Quando si farà il congresso? Il tasto pausa può restare pigiato per un po’, ma non troppo a lungo. L’orizzonte è la primavera, con una finestra ancora piuttosto ampia. Marzo, dicono i più determinati alla ripartenza, leggi Tommaso Bori. Maggio, controbattono i più prudenti, convinti che uno stop un po’ più lungo consenta di svolgere un congresso con il ritmo più giusto.
Nel frattempo resta aperto il tesseramento, fino al mese di aprile. Ma le regole per il voto sono quelle già fissate. E qui sta altro un nodo da sciogliere: celebrare un congresso “di ripartenza” con il tesseramento aperto rischia di falsare la partita. L’attesa, però, vorrebbe dire rinviare ulteriormente la data del voto. I numeri, comunque, non saranno stravolti: sono circa seimila gli iscritti dem che saranno chiamati ad eleggere il nuovo segretario regionale.
Anche il periodo di pausa, comunque, tiene conto dei rapporti di forza ai quali si era arrivati per la corsa al congresso.

Il capogruppo in Regione Tommaso Bori era stato l’unico a farsi avanti con l’en-plein, liste piene con tutti i 250 nomi di candidati all’assemblea regionale. Più ristretta la “squadra” degli altri: nell’ordine il sindaco di Narni Francesco de Rebotti, il primo cittadino di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e a chiudere Alessandro Torrini di Castiglione del Lago. Si ripartirà da qui

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