Terni, casa Passavanti
addio al museo: «Molto difficile per la struttura delle stanze»

Il presidente Carlini e l'assessore Giuli
di Lucilla Piccioni
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Domenica 13 Dicembre 2020, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 19:19

«Non sarà facile trasformare la casa di Elia Rossi Passavanti in museo». A parlare è Luigi Carlini, presidente della Ternana Opera Educatrice che, per statuto, attribuisce questa carica al presidente della Fondazione Carit. «L'abitazione non è al piano nobile di palazzo Carrara, ci sono stanze di piccole dimensioni, corridoi stretti bisogna studiare percorsi in sicurezza, sia per i visitatori, che per i reperti. Io organizzerei delle visite guidate questo si, piccoli gruppi di persone a cui spiegare il valore dei singoli oggetti si tratta di reperti particolari: elmetti, medaglie, bandiere, roba da cultori del settore va argomentata la loro importanza, inquadrato il contesto storico in cui sono nate e vissute. Per me tutto acquisterebbe un valore davvero grande se la casa museo di Passavanti si collegasse al museo delle Armi. Allora sarebbe un'altra musica», prosegue Carlini . «Io ho conosciuto Elia Rossi Passavanti, era un amico di famiglia, credeva tantissimo nelle istituzione ed amava profondamente la sua città ecco perché aveva messo nello statuto la presenza della Cassa di Risparmio, del sindaco, del presidente del tribunale, figura che poi è stata tolta per volontà del Csm», aggiunge Carlini. Intanto, appena le restrizioni della pandemia lo permetteranno prenderà il via l'inventario di tutto ciò che è contenuto nella casa di Passavanti. «Qualche mese fa, con il sindaco Latini siamo entrati nella casa di via Agape racconta Carlini - è rimasto tutto come era al momento della morte dell'eroe ternano, ci sono ancora i rasoi in bagno e la stufetta elettrica in un angolo. Catalogare sarà un lavoro lungo, ma indispensabile». Una volta terminato l'inventario sarà necessario l'aiuto dei volontari delle tre associazioni di combattenti che operano a Terni, o di altre associazioni perché i fondi in cassa non permettono di pagare stipendi per custodi, assistenti, guide. Senza il sostegno del volontariato il museo non potrà essere fruibile, non si potrà aprire. I fondi lasciati dal conte Passavanti servono anche per le borse di studio che da trentacinque anni vengono assegnate a studenti che si sono distinti nel corso dei loro studi e ad anziani, ormai in pensione, che hanno brillato nel loro lavoro. Ma cosa strana, o a ben pensare forse non troppo strana, i lavoratori che hanno chiesto il riconoscimento alla Fondazione Toe sono pochissimi e tutti pensionati dello Stabilimento, militare armi leggere; persone che comunque hanno saputo dell'esistenza a Terni di Passavanti pluridecorato nelle due guerre con due medaglie d'oro al valor militare.

Le altre fabbriche ternane non hanno pubblicizzato il bando per il conferimento dell'onorificenza? I lavoratori non sono interessati? Sta di fatto che se quest'anno non arriveranno richieste da parte di pensionati ternani i fondi destinati a loro saranno stornati per le borse di studio riservate ai giovani studenti. «Io credo che la figura di Elia Rossi Passavanti vada inquadrata storicamente, il fatto che sia stato podestà di Terni non gioca a suo favore. Dobbiamo essere storici distaccati», sottolinea Carlini.

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