Partorienti positive
al Santa Maria:
«Altra battaglia vinta»

Partorienti positive al Santa Maria: «Altra battaglia vinta»
di Corso Viola di Campalto
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Lunedì 9 Novembre 2020, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 18:38

TERNI Al Santa Maria tra le centinaia di pazienti positivi al Coronavirus, seguiti e curati ai medici dell’ospedale, ci sono state anche una quindicina di partorienti. Nell’ultimo mese sono state quattro le donne positive al Covid che hanno dato alla luce neonati tutti negativi e in buone condizioni di salute. Il parto è stato effettuato in sicurezza nell’ambito del percorso Covid attivo dall’inizio dell’emergenza per la pandemia. Una nuova emergenza che non ha trovato impreparati i medici del Santa Maria. Così come son nati percorsi protetti anche per i bambini positivi che necessitano di cure al reparto di Pediatria.

A farci il quadro della situazione è la dottoressa Federica Celi, direttore pediatria neonatologia Tin, che lavora in sinergia con il dottore Leonardo Borrello, direttore di ostetricia e ginecologia. «La situazione nella struttura complessa di pediatria e neonatologia- dice Federica Celi - è sotto controllo e ci consente di garantire alche le urgenze e le attività ambulatoriali. Per quanto riguarda gli accessi alla pediatria c’è un percorso dedicato dal pronto soccorso. Siamo organizzati con un ambiente esterno al reparto per poter eseguire le consulenze in sicurezza e decidere se il bambino ha bisogno di essere ricoverato. Per scongiurare il possibile ingresso del virus all’interno del reparto il bambino e il genitore che resterà con lui aspettano l’esito del tampone all’interno della medicheria, al di fuori del reparto. Il bambino positivo viene sistemato con il genitore in una stanza dedicata nell’area Covid e il personale della pediatria garantisce l’assistenza nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. In quest’ultimo periodo abbiamo avuto 4 pazienti pediatrici positivi, di cui uno trasferito a Perugia (per questioni di spazio)».
Altrettanto rigide sono chiaramente le misure di sicurezza per quanto riguarda la neonatologia. «I bambini nati da mamme positive al Covid -continua Federica Celi - vengono sottoposti ad un tampone alla nascita e dopo assistenza monitoraggio e un secondo tampone, con le dovute accortezze , vengono riconsegnati alla mamma.

Tutto il personale viene regolarmente monitorato ed è sottoposto allo screening per la sorveglianza sanitaria e anche gli ambienti vengono regolarmente sanificati Tutti i figli da mamma positiva vengono po regolarmente tamponati: «Ad oggi sono tutti risultati negativi anche al controllo delle 48 ore -conclude Federica Celi - prima della dimissione, questi neonati, non potendo rimanere in camera con la mamma positiva, vengono assistiti dal personale della neonatologia per l’adattamento post natale e dimessi con la mamma, la quale può comunque, con le dovute precauzioni indicatele, gestire il proprio bambino a domicilio ed allattarlo al seno».

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