Terni, estetiste e parrucchieri
«Così lavoreremo in sicurezza»

Alessia Arronenzi
di Aurora Provantini
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Venerdì 15 Maggio 2020, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 10:58

“Abstyle sta per tornare! Non potendo prendere appuntamenti, stiamo creando una lista d'attesa attraverso messaggi facebook, instagram e whatsapp”. Con questo post Ab Boulis, parrucchiere, classe 1982, annuncia il ritorno alla quasi normalità, con quella lista che raggiunge quota 300 in un battibaleno. “Per scaramanzia - dice Ab - ancora non ho riempito l’agenda, perché se da una parte Conte autorizza la riapertura il 18 maggio, dall’altra non ci è arrivata alcuna comunicazione ufficiale dalla Regione”. A ridosso della data x, ancora troppe incertezze per parrucchieri ed estetiste. Ab affronta l’emergenza sanitaria mettendosi a disposizione delle sue clienti con consegne a domicilio di tinte e prodotti per la cura dei capelli.
Da qualche giorno lo trovi nel suo salone in via Cavour 84, a tinteggiare, sanificare e riorganizzare gli spazi. “Degli otto dipendenti attualmente in cassa integrazione ne farò rientrare sei - spiega Ab - una decisione che ho preso insieme a loro, lasciando a casa una ragazza in maternità e un’altra che ha una bambina di tre anni”. “In attesa di conoscere i protocolli ufficiali, sto togliendo alcune postazioni prevedendo di gestire tre clienti nella prima sala e due nella seconda contemporaneamente, dal momento che ho a disposizione 130 metri quadrati”.
La voglia è quella di riprendere quanto prima: “ho anche investito nell’acquisto di un macchinario per la sanificazione quotidiana”. L’utilizzo di mascherine, visiere, camici monouso e guanti, sembra essere per ora l’unica certezza: perciò la categoria si è prudentemente rifornita di tutto. Anche nel salone “Lauteri” in piazza dell’Olmo (di Roberto Lauteri, Danila Pace e Alessio Leonardi) è tutto pronto per la ripartenza. Il progetto è quello di “formare due squadre da quattro persone ciascuna, perché noi siamo otto parrucchieri”.
Roberto Lauteri spiega che “restando aperti dalle 8 alle 20 si potranno fare turni di sei ore, anche di lunedì”. “Non abbiamo riorganizzato l’agenda ma siamo invasi di richieste di appuntamenti e questo ci fa sentire importanti. Non si pensa più a quello che è stato, al danno per la perdita del fatturato, ma si guarda avanti.” “Durante la chiusura abbiamo fatto consegne tramite un corriere – afferma Lauteri - di tutti i prodotti che le nostre clienti sono abituate ad usare ed in più abbiamo creato la formula del proprio colore per consentire a ciascuno di curare i capelli stando a casa”. I divisori in plexiglass tra i lavaggi sono stati già montati: “non importa se il decreto non li indicherà, li abbiamo installati per far sentire più sicuri i nostri clienti”. “Abbiamo approfittato del lockdown – interviene Danila Pace - per sostituire il sistema di climatizzazione con un macchinario per la sanificazione e il ricambio d’aria”. Una spesa di 18mila euro, segnale di slancio per la ripartenza.
Ecco, è con questo spirito, preoccupandosi della salute della platea di persone che si rivolgono a saloni di bellezza e centri estetici, che la categoria reagisce al Covid-19. lo stesso spirito di Alessia Arronenzi, di “Antennamania” in via Barbarasa, 56: “farò rientrare tutti i miei nove dipendenti”. “La mia idea - dice Alessia - è di garantire lo stipendio ad ognuno con turnazioni scaglionate. Delle 11 postazioni ne utilizzerò la metà, magari allungheremo l’orario di apertura, ma faremo tagli e colore a tutte le clienti che stanno scalpitando per poter tornare da noi”. Eleonora Roviglioni del centro estetico in via Tre Venezie, si è organizzata con mascherine ffp2, visiere e guanti in nitrile. “Ho già ristrutturato tutto, pronta ai blocchi di partenza, ma c’è troppa confusione su date e protocolli”. Anche per Tiziana Cittadini del centro benessere “Carezza degli Angeli” all’interno di “Stadium” è tutto troppo confuso. “Se almeno arrivassero le linee guida potremmo affrontare questa fase con più serenità – dice Tiziana – certi di fare la cosa giusta. Le mie clienti hanno prenotato da un mese. Le avevo messe in agenda a partire dal primo giugno, poi ho calendarizzato di nuovo tutto a partire dal 18 maggio”.

La Regione Umbria ha predisposto un’ ordinanza per normare le riaperture dal 18, ma informa che la firma sarà successiva al dispositivo del Governo. Giada Colasanti, del centro estetico Nymphea presso Le Fontane, dichiara: “ritardare ancora le comunicazioni ci mette davvero in difficoltà”.  

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