ASSISI Puntualissimo alle 9.24 l'elicottero bianco con a bordo Papa Franesco è atterrato nel piazzale davanti al teatro Lyrick. Dentro ad attenderlo i mille giovani di Economy of Francesco: economisti, startupper e changemakers che da tre anni lavorano concretamente per la nuova economia. Per scendere dall'elicottero, i vigili del fuoco hanno preparato la scaletta usata dal Pontefice. Poi un breve percorso in carrozzina. E il primo incontro è con i bambini della scuola primaria "Frondini" di Tordandrea che lo hanno accolto al grido di «Viva il Papa». Copn loro anche i ragazzi del Seraficio e del Convitto. Badierine, sorrisi, carezze. Il momento istituzionale dell'accoglienza da parte di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi. Ma il protocollo sbanda perché uno dei giovani che ha scambiato qualche parole con il Papa e che faceva parte della delegazione ha voluto fare un selfie con Bergoglio. Lui, appoggiato al bastone, si è sottoposto al rito di buon grado. Un sorriso, un saluto con la mano. Poi l'ingersso al Lyrick, una carezza a un bambino in braccio alla mamme. E a teatro parte il coro «Francesco, Francesco». L'incontro si concluderà con il discorso del Pontefice che siglerà il Patto con i giovani di Economy of Francesco nella giornata conclusiva di un evento che da marzo del 2020 si è tenuto due volte solo on line a causa della pandemia. Per Bergoglio, quella di oggi, è l'ottava visita in Umbria, la sesta nella città di San Francesco. Stavolta il cuore dell'abbraccio con il papa è Santa Maria degli Angeli, nel teatro a meno di un chilometro dalla basilica della Porziuncola dove il Papa, durante uno dei suoi incontri, si era raccolto in preghiera.
Papa Francesco, nel suo intervento, ha detto ai giovani di essere «attenti alla gassosità della finanza».
«I danni vanno riparati, si deve accettare questo principio etico universale. Oggi si devono fare sacrifici agli stili di vita insostenibili, altrimentri il conto lo pagheranno i nostri figli. Un conto- ha aggiunto Francesco- che sarà ingiusto». Gli effetti delle soluzioni ambientali non tutti sono ugualii, ma vanno preferite, ha detto Bergoglio tra gli applausi, quelli che «riduco povertà e diseguaglianze». Parla anche di ingiustizie politiche e delle difficoltà e cris della famiglia, del consumismo che cerca di coprire gli soazi lasciati dalle difficoltà dei rapprti umani «ma così si crea una carestia di felicità». Affronta il tema dell'inverno demografico e delle donne che hanno difficoltà a trovare un lavoro quando diventano mamme. Si sofferma sui tanti suicidi dei giovani. Guarda alla tecnica che ci insegna come fare «ma non il perchè». E poi un passaggio su San Francesco, sulla sua ecologia e sulle povertà: «Trovandoci nella città di Francesco non posso soffermarmi sulla povertà. Fare economia ispirandosi a lui significa mettere al centro i poveri. Chiediamoci se stiamo facendo abbastanza con questa economia o ci accontentiamo di cambiare colore, di tinteggiare la casa. Dobbiamo aprire cammini nuovi affinché i poveri siano i protagonisti del cambiamento». Non un messaggio, ma un potente monito per un nuovo sistema economico.
Nel patto firmato alla fine dell'incontro con papa Francesco si parla di economia che tutela il lavoro dignitoso, soprattutto per le donne. Un'economia che combatte la miseria, un'econimia guidata dall'etica della persona e che genera gioia e non solo benessere. «Noi crediamo in questa economia» hanno detto i mille di Assisi davanti al Papa. Bergoglio ha firmato il patto insieme a Lilly, una delle più giovani ragazze che hanno partecipato ai tre giorni dell' Economy of Francesco.