Ottavo tempo in qualifica e storie tese con Dovizioso per Danilo Petrucci nel Gran Premio di Aragon.

Petrucci ai tempi della vittoria al Mugello lo scorso anno
di Antonio De Angelis
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Sabato 17 Ottobre 2020, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 10:17

TERNI Danilo Petrucci scatterà dalla terza fila dello schieramento di partenza nel Gran Premio d’Aragona di MotoGP, in programma domani pomeriggio sul circuito MotorLand Aragón di Alcañiz, in Spagna. Il ducatista ternano che aveva fatto registrare il diciottesimo tempo al termine di un turno di FP3 reso insidioso dalle basse temperature dell’asfalto, ha saputo migliorarsi progressivamente nel corso della giornata. Durante la Q1 del pomeriggio, Petrucci ha segnato il suo miglior crono del fine settimana in 1' 47" e 605 millesimi, risultando il più veloce del turno e ottenendo l’accesso alla Q2, dove ha chiuso con l’ottavo tempo in 1' 47" e 924 millesimi. Se fosse riuscito a ripetere lo stesso tempo fatto nella Q1 Petrux avrebbe ottenuto il sesto miglior tempo avanzando in seconda fila nello schieramento di partenza. "“E’ stata una qualifica abbastanza positiva anche se purtroppo non sono riusciti a ripetere in Q2 il tempo che avevo ottenuto in Q1 - ha dichiarato il ternano ai box alla fine delle prove - Purtroppo soffro ancora nella gestione del posteriore e non ho ancora individuato il setup ideale, perciò domattina dovrò lavorare per cercare di trovare una soluzione efficace. Non sarà una gara facile per me, ma almeno la mia posizione di partenza non è così male”. Da segnalare la polemica che si è accesa tra Petrucci ed il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso che è in lotta per il titolo mondiale, e che partirà con il tredicesimo tempo dalla quinta fila. Il forlivese si è detto dispiaciuto del comportamento di Danilo, che ha accusato di avere sfruttato la sua scia sul rettilineo per tre volte, senza dargli mai il cambio ed aiutarlo a qualificarsi per la Q2. Petrucci ha replicato di non avere avuto ordini in merito dalla squadra della Ducati di aiutare Dovi, e di avere fatto solo il suo interesse. Il manager della Ducati Tardozzi ha difeso l'operato del pilota ternano, sostenendo che la Ducati non può mettere tre moto a tirare Dovizioso e che quello che è successo in pista è stata una semplice casualità. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'altro manager Ducati Ciabatti, il quale ha ribadito che a Borgo Panigale non esistono ordini di scuderia. Il Gran Premio che parte domani con un'ora di ritardo, alle ore 15 invece che alle 14, si presenta all'insegna dei separati in casa per i due piloti di Borgo Panigale.  

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