Otricoli apre la porta del tempo. Destinazione "Ocriculum Ad 168" e la vita al tempo dei Romani

Otricoli apre la porta del tempo. Destinazione "Ocriculum Ad 168" e la vita al tempo dei Romani
di Francesca Tomassini
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Venerdì 27 Maggio 2022, 07:20

OTRICOLI Pronti ad un salto indietro nel tempo. E precisamente a "Ocriculum Ad 168". Inizia oggi la tre giorni, 27-28-29 maggio, durante i quali "il tempo non fugge. Non qui, non ora". Eventi, spettacoli, archeologia sperimentale, mercati per poter toccare con mano il modo in cui vivevano i Romani all'epoca dell'imperatore Marco Aurelio. Teatro dell'evento l'area archeologica di Otricoli, trentasei ettari di storia in cui sono ancora ben visibili i principali edifici dell’antico abitato romano. Dall’imponente complesso delle “Grandi Sostruzioni”, al teatro, alle terme, al grande ninfeo, al tratto basolato dell'antica via Flaminia su cui si affacciano diversi monumenti funerari e una fontana pubblica, all’anfiteatro e una necropoli preromana. Da oggi, a popolare l'antica città di Ocriculum, oltre trecento figuranti che offriranno uno spaccato fedele dell'intera società romana. Porta del tempo, il grande arco posto all'ingresso del parco, oltrepassato il quale, nulla rimarrà del presente. A cominciare dal denaro che sarà cambiato in aurei, sesterzi e asses unica valuta corrente per acquistare beni e servizi offerti all’interno della manifestazione. Fra le principali ricostruzioni il castrum militare della XVI Legio Flavia, la stessa in cui doveva servire Vittore (patrono di Otricoli) all’epoca di stanza in Siria, il mercato degli artigiani, le tabernae che propongono antiche ricette, la caserma dei vigiles urbani, responsabili dell’ordine pubblico. Accanto agli ambienti, attività, laboratori ed esperienze immersive in grado di far vivere allo spettatore l'emozione di ritrovarsi quasi duemila anni indietro nel tempo. Concerti, musiche, danze, la rievocazione della vita frenetica dell'antico porto, scene di vita quotidiana, come la historia Magistra Vitae con la riproposizione della figura del magister insieme ai suoi piccoli “scolari”, laboratori su giochi e giocattoli, quelli sensoriali con le erbe officinali, le essenze e l’alimentazione in epoca romana, l'Emporium fino al solenne corteo con tutte le figure più importanti del Municipio. «La manifestazione è come un bellissimo affresco - spiega la presidente Agnese Nunzi - a cui lavorano centinaia di persone.

Non solo i figuranti (che sono comunque 300 ndr) ma anche gran parte degli otricolani che si occupano del dietro le quinte. Dalla biglietteria, alla cucina, ai materiali per poter servire circa 5000 persone (bilancio delle presenze nelle scorse edizioni ndr). Se si pensa che Otricoli conta meno di duemila abitanti, si può avere la misura di quanto questa evento coinvolga tutto il paese. In molti casi per gran parte dell'anno». Lo sanno bene i responsabili dei diversi gruppi, danza, legione, navicularia che guidano i propri ragazzi e ragazze ogni giorno. Prove, coreografie, addestramenti, ricerche filologiche. Non solo. «"Ocriculum Ad 168" -continua Nunzi- è uno spazio in cui convivono diverse generazioni. Il volontario più anziano ha quasi novant'anni, quella più giovane quattro. E' un modo di fare comunità, di ritrovarsi e insieme lavorare per il proprio territorio». Accanto agli eventi per bambini e famiglie, il filone dedicato allo studio e agli approfondimenti. L'appuntamento è per sabato 28 maggio quando si svolgerà una delle due giornate di studi promosse dall’Associazione Culturale Ocriculum nell’ambito del progetto “Carsulae e Ocriculum, tra archeologia e rievocazione” finanziato della Fondazione Carit. Nella giornata dedicata alla città di Ocriculum, che si terrà nella sala polifunzionale (ex funghetto) Elena Roscini, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, illustrerà le operazioni attuate dalla Soprintendenza per la tutela e la valorizzazione del sito archeologico nel corso del passato periodo pandemico, con uno sguardo alla future prospettive.

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