Ricci Feliziani: «Politiche sanitarie, ora investire sull'Umbria del Sud»

Ricci Feliziani: «Politiche sanitarie, ora investire sull'Umbria del Sud»
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Martedì 29 Dicembre 2020, 10:45

l confronto dialettico sull’ospedale di Terni si anima con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
Un punto condiviso è che l’attuale ospedale è obsoleto, la struttura superata, sviluppatasi in altezza, non risponde più alle esigenze della comunità. Occorre un ospedale di emergenza e urgenza ad alta specializzazione che richiami pazienti anche da fuori regione, dando con la mobilità attiva un valore aggiunto alle risorse dell’azienda.
 Si auspica, quindi, la nascita di un nuovo ospedale che dovrà sempre più essere concentrato sulle alte complessità sanitarie, legato all’università e capace di far fronte all’attuale pandemia e alle liste di attesa che ostacolano la salute di tutti.
Tutta l’Umbria del nord (Perugia, Città di Castello, Umbertide, Pantalla etc.) ha potuto usufruire di strutture adeguate, erette con il contributo della Regione, mentre poca o nessuna attenzione ha ricevuto al riguardo la città di Terni in termini di polifunzionalità e alta specializzazione. Tutte le forze cittadine impegnate a valutare l’entità dell’esigenza si trovano d’accordo sull’urgenza dell’intervento, in grado di inserirsi in un contesto che può incrementare la mobilità attiva, oggi al 15-20%, in quasi tutte le specialità. 
Le macroregioni e il nuovo ospedale di alta specializzazione e l’Università possono costituire i punti trainanti dell’economia del comprensorio.
La struttura. Il nuovo ospedale dovrà avere una struttura totalmente nuova dotata di una maggiore funzionalità operativa ed organizzativa. L’area su cui dovrebbe innestarsi l’intervento proposto (vedi tavola vincoli prg), secondo l’Associazione Culturale Per Terni Città Universitaria, è stata individuata nella periferia della città in prossimità dell’aviosuperficie, a poca distanza dal centro, risultando ben collegata alle principali arterie stradali di Terni, Perugia e Roma. La questione, comunque, è complessa e richiede di essere approfondita con il contributo di idee di tutti ed in particolare delle istituzioni e dell’università.
 

Politiche della salute. La realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero rappresenta per il territorio ternano, ovvero per la programmazione regionale dell'offerta sanitaria, un momento importante di riflessione delle politiche sulla salute su cui l’Associazione Culturale Per Terni Città Universitaria ha richiamato l’attenzione con un documento in cui si evidenziano le criticità, e le proposte da mettere a confronto, per trovare una soluzione comune. “…l’obiettivo deve essere quello di dotare il comprensorio di servizi sanitari di qualità, moderni, efficienti e sicuri, adeguati ai nuovi scenari epidemiologici e di fare in particolare della nuova struttura un pilastro dello sviluppo futuro della città e del territorio di riferimento…). 
 È importante, inoltre, investire nella medicina territoriale potenziandola e affidandole compiti di effettuare mini-interventi per evitare di appesantire il pronto soccorso dell’Ospedale di Terni.

Oltre all’ospedale nuovo, occorre creare le opportune professionalità per assicurare alti livelli prestazionali. Insomma, la strategia consiste nel guardare all’immediato e al futuro concentrando entità come l’ASL e l’Ospedale di Terni in uno stesso polo per ottimizzare le spese, integrandosi poi con l’Ospedale di Narni-Amelia. C’è molto da fare, ma la volontà sembra non mancare e la strada del confronto intrapresa è quella giusta.

Ciano Ricci Feliziani, Adolfo Puxeddu, Giocondo Talamonti

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