Bimba di un anno ingoia un anello,
il padre la porta di corsa in ospedale
Operata d'urgenza, è salva

Bimba di un anno ingoia un anello, il padre la porta di corsa in ospedale Operata d'urgenza, è salva
di Umberto Giangiuli
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Sabato 29 Maggio 2021, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 11:08

TERNI E’ successo ancora. Dopo l’insegnante che ha salvato dal soffocamento uno studente che aveva ingoiato un corpo estraneo, un altro episodio del genere ha visto protagonista una bambina di appena un anno, quindi, non in grado di poter partecipare attivamente all’espulsione del corpo estraneo. Ma quasi un miracolo l’ha salvata. Iris (nome di fantasia) abitante a Terni è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale cittadino in braccio al padre disperato. Lì, nel servizio di emergenza urgenza, i medici l’hanno subito intubata e le hanno prestato le prime cure. Iris aveva ingoiato un corpo estraneo, una specie di anello di plastica del diametro di 4 centimetri chissà, forse, componente di un “regalino” fatto in occasione del suo compleanno. 
Una situazione piuttosto grave che richiedeva la massima tempestività da parte del sanitari. Il tempo a disposizione per l’intervento d’espulsione dell’oggetto era davvero poco, con estrema freddezza, la piccola veniva portata in sala operatoria. Lì, si trova in buone mani, con due professionisti di grande esperienza: il primario di Otorinolaringoiatria Santino Rizzo e Gabriele Marinozzi di Endoscopia digestiva. Due medici esperti che dopo delicate manovre (parliamo di una bimba di appena un anno) riescono a liberare la sua gola dal corpo estraneo e salvargli la vita. Sarebbe bastato che l’anello di plastica fosse scivolato o spinto in basso nella faringe e la piccola Iris sarebbe morta. 
Merito certamente del salvataggio dell’abilità dei medici ma un ruolo non meno importante l’hanno giocato i genitori che, capita la gravità, non hanno avuto tentennamenti portando la piccola all’ospedale. Al loro posto, altri, forse, avrebbero tentato di “scuotere” il corpo della bambina magari cercando con le mani di estrarre dalla bocca il corpo estraneo. Casi del genere a Terni ne sono accaduti e quasi sempre con esito negativo. Alla mente viene quel bambino delle elementari che è rimasto soffocato mentre mangiava la sua merendina.
I CONSIGLI PER I GENITORI
Dal dottor i consigli sul cosa fare se un bimbo ngoia un corpo estraneo? «Mai e poi mai mettere le mani in bocca e cercare di asportare il copro estraneo. E la cosa più sbagliata. Si rischia di spingere ”l’intruso” in basso con il serio pericolo che il piccolo possa rischiare, con molta probabilità, di rimanere soffocato». Sono molti i casi del genere? «Fortunatamente non sono in gran numero - spiega il primario- nel nostro Paese se ne registrano ogni anno almeno una cinquantina. Da noi si contano sulle dita di una sola mano».
Il primario parla anche dell’età critica per i bambini: «Sono i quattro anni di età, quando il bambino è piuttosto curioso e mette in bocca quello che trova.

Sono diversi gli oggetti che attraggono i bambini. Ho avuto modo di “trovare” nella loro bocca monetine, piccole batterie, caramelle, pezzettini di plastica, peli di peluche. Tutti ugualmente pericolosi se una mano non esperta cerca di sostituirsi medico». Dottor Rizzo è sbagliato far bere acqua al bambino? «E’ di quando più sbagliato si possa fare. L’acqua non fa altro che peggiorare la situazione ».

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