Ospedale di Terni, blitz della Regione «Rivedere l'organizzazione»

Ospedale di Terni, blitz della Regione «Rivedere l'organizzazione»
di Sergio Capotosti
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Domenica 24 Luglio 2022, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 09:35

«L'aspetto organizzativo è fondamentale, e penso di aver detto tutto». Il direttore regionale alla Salute e Welfare, Massimo D'Angelo, sintetizza così l'esito della visita ispettiva che ieri mattina ha fatto al pronto soccorso di Terni, dopo la denuncia sollevata dai sindacati rispetto al caso di un paziente che ha dovuto attendere 17 ore prima di essere visitato, senza poi nemmeno trovare un posto in reparto per mancanza di posti letto. Oltre alla denuncia, i sindacati della sanità, a gran voce, hanno lanciato anche un appello alla Regione: «servono interventi straordinari per il Santa Maria anche in deroga alle leggi vigenti», talmente difficile è la situazione che si vive in ospedale. «Come Regione abbiamo dato un segnale immediato», osserva il direttore D'Angelo, che fino a pochi mesi fa ha svolto il ruolo di commissario straordinario per l'emergenza covid.
«Ho dato delle indicazioni rispetto a una serie di condizioni che vanno superate», spiega il direttore D'Angelo senza entrare però nel merito delle situazioni che non vanno. «Queste sono cose che non posso riferire», aggiunge il direttore regionale alla Salute e Welfare.
Carenza di personale, struttura vecchia, un clima difficile che si respira nei reparti. Quali le cause della situazioni critica descritta dai sindacati che il direttore D'Angelo ha riscontrato? «Non posso entrare nel merito di queste cose, ma posso dire che l'aspetto organizzativo è fondamentale», risponde il direttore regionale. Insomma, della serie chi vuole capire capisca. E il tutto con un direttore generale, Pasquale Chiarelli, che è dimissionario. «Ma fino a quando è direttore resta direttore» chiosa D'Angelo. Che non è la prima volta che visita a sorpresa il Santa Maria. Era già capitato diversi mesi fa, e in quell'occasione c'era anche l'assessore alla sanità Luca Coletto. E lo stesso Coletto, alcuni giorni dopo l'ispezione, al Messaggero aveva dichiarato che dopo tre anni dall'insediamento della nuova giunta regionale aveva trovato le stesse condizioni iniziali, parole che vennero lette come una critica al direttore Chiarelli. Una stoccata, quella di Coletto, che ha preceduto di alcune settimane l'avviso di sfratto che il Consiglio comunale ha votato nei confronti del direttore Chiarelli.
«Tutto è perfettibile, a maggior ragione nei servizi della sanità dobbiamo sempre cercare la qualità migliore. Ripeto oggi (ieri, ndr) ho dato delle indicazioni - conclude D'Angelo da seguire per consentire che vengano fatte della valutazioni e delle verifiche per migliorare i servizi».
 

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