Orvieto, torna la grande musica con Umbriajazz. Pagnotta: «C'è grande voglia di ricominciare»

Orvieto, torna la grande musica con Umbriajazz. Pagnotta: «C'è grande voglia di ricominciare»
di Monica Riccio
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 10:13

«Siamo pronti a garantire in massima sicurezza lo svolgimento di Umbria Jazz Winter che torna in città dopo due anni.» E' con queste parole che la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, saluta l'avvio del grande appuntamento di fine anno che da oggi al 2 gennaio, dopo lo stop di un anno fa dovuto alla pandemia da Covid-19, riporta a Orvieto il grande jazz internazionale. L'attesa è massima, sarà un festival come sempre di grande qualità ma che dovrà tuttavia necessariamente chinare la testa alle tante norme anti-contagio fissate dal recente decreto varato da Palazzo Chigi a ridosso del Natale e alla ultima ordinanza regionale firmata dalla presidente Donatella Tesei.

Si comincia comunque, seppur orfani dei FunkOff e di UJ4Kids, caduti sotto la scure dell'impossibilità di allestire spettacoli all'aperto, oggi alle 18.

A Orvieto è tutto pronto, compresa l'atmosfera jazz che si respira da giorni e l'entusiasmo è massimo: «Si comincia. L'entusiasmo c'è, l'entusiasmo di sempre, quello che ormai ci contraddistingue da tanti anni» è Carlo Pagnotta, lo storico direttore artistico di Umbria Jazz a parlare tutti gli artisti sono arrivati, tranne qualche piccola sostituzione, è tutto confermato. «C'è l'atmosfera giusta, sono ottimista, registriamo pochissime cancellazioni, i biglietti stanno andando forte, c'è entusiasmo insomma, nonostante tutto. Le decisioni prese fin qui spiega sono state dettate dal doversi adattare alle norme. Ma Umbria Jazz Winter oggi comincia, dobbiamo essere ottimisti, abbiamo tutti voglia di ricominciare.»

L'ottimismo di Carlo Pagnotta è lo stesso che si respira in città dove dai ristoranti, ai bar, passando per la ricettività, tutto è pronto per accogliere i tanti estimatori del jazz che ogni anno non fanno mai mancare la propria presenza nel capodanno orvietano. Ovunque c'è voglia di ripartire e la città punta tutto in questi giorni di fine/inizio anno su Ujw e sulla magica atmosfera che da sempre il festival porta con sé.

Il programma. Ujw edizione 28 si apre, oggi alle 18, al palazzo dei Sette con il quintetto di Nick the Nightfly, a seguire, Accordi Disaccordi con Anais Drago e la jazz dinner al Palazzo del Popolo con Allan Harris. Alle 21 via alla prima delle serate al Teatro Mancinelli che oggi al zia il sipario sulle note del duo George Cables-Sullivan Fortner due pianisti di due generazioni diverse, uno di fronte all'altro per dimostrare ancora una volta che il jazz è l'arte dell'incontro. George Cables, newyorkese di 76 anni, vecchio leone dell'hard bop, storico partner di giganti come Sonny Rollins, Art Pepper e Dexter Gordon; con lui Sullivan Fortner, 34 anni originario di New Orleans, uno dei più celebrati esponenti delle ultime generazioni di pianisti. La scena passa poi al trio Sarah McKenzie-Romero Lubambo-Jaques Morelenbaum. Cantante, pianista, songwriter, prima corista per Michael Buble, poi opening set per Chris Botti, Sarah McKenzie, australiana di nascita e cittadina del mondo, si iscrive a buon diritto nella lista delle artiste che hanno saputo incrociare il talento per la vocalità con quello per la tastiera. Dal Mancinelli si torna, in chiusura di serata, nuovamente al Palazzo dei Sette con Accordi Disaccordi con Anais Drago e con il consueto appuntamento round midnight' con il trio di George Cables con Piero Odorici. Tra gli eventi a margine del festival c'è grande attesa per Extra Jazz, la nuova opera dell'orvietano Maurizio Rosella autore di San Patrizio l'immagine scelta come manifesto di Umbria Jazz Winter#28, immagine che illumina in questi giorni la Torre del Moro. Rosella, dopo la performance di luglio in occasione della quale riempì piazza Duomo con 400 sfere bianche oggetto di una land art dal titolo Rinascita, presenta per tutta la durata di Ujw, accanto al Duomo, un nuovo sorprendente allestimento.

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