Orvieto torna a ballare il tango, attesi 800 ballerini. Il sindaco Tardani: «Vogliamo rivedere la politica degli eventi, le risorse arriveranno dalla tassa di soggiorno»

Una immagine delle passate edizioni dell'Orvieto Tango Festival
di Vincenzo Carducci
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Giovedì 20 Giugno 2019, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 16:31
ORVIETO - La città del Duomo torna a ballare il tango. Circa 800 tangheri da tutto il Mondo sono attesi il prossimo fine settimana dal 28 al 30 giugno per la terza edizione di Orvieto Tango Festival, appuntamento estivo di un evento che quest'anno si è fatto in quattro con la manifestazione già svolta a ridosso di Pasqua e quelle in programma a settembre e dicembre. Ospiti d’eccezione della versione estiva del festival, l'Orchestra di Buenos Aires “Sexteto Milonguero” e il Cantor Federico Pierro oltre ai ballerini campioni del Mondo 2011, Diego Benavidez e Natasha Agudelo.

IL PROGRAMMA «Orvieto è ormai diventata la città del tango – spiega l'organizzatore Paolo Selmi - come sempre Milonghe e la danza popolare argentina saranno le protagoniste tra piazza Duomo e il palazzo del Capitano del Popolo. Ma Orvieto Tango Festival non è solo eventi, è anche una scuola, che ha aperto nel 2016 al teatro del Carmine e che, oltre ai consueti corsi, promuove l’appuntamento “Vieni a provare il tango argentino”. Un’occasione per far amare sempre più questo ballo dal ritmo passionale e creare in ogni angolo suggestivo, dal punto di vista architettonico e paesaggistico di Orvieto, una vera e propria milonga, dove i tangheri possano ballare liberamente».  Si parte venerdì 28 giugno con la “milonga Sentimental “ in piazza Duomo e il concerto del Sexteto Milonguero insieme allo show dei maestri ballerini Sebastian Nieva e Celeste Rey. Sabato 29 giugno lezioni a partire dalle 12 alle 18, milonga pomeridiana delle 18 a Palazzo del Capitano, serata in piazza Duomo con il “cantor” argentino Federico Pierro e i maestri della scuola di Orvieto e campioni del Mondo Diego Benavidez e Natasha Agudelo. Dopo mezzanotte ci si sposterà al Palazzo del Capitano con i maestri Eloy Octavio Souto e Soledad Larretapia. Domenica 30 workshop a partire delle 12 fino alle 18. Dalle 18,30 chiusura del festival in piazza Duomo con lo show dei maestri e milonga fino alle 24.

IL SINDACO: RIVEDERE LA POLITICA DEGLI EVENTI «Orvieto è strutturata per ospitare eventi che come il Tango Festival interagiscono con la città, creano collegamenti, economia, costituiscono un valore aggiunto», ha detto il sindaco Roberta Tardani che - pur insediata da poco e ancora alle prese con la nomina della nuova Giunta che dovrebbe arrivare a giorni - ha trovato il modo per tracciare la linea sulla quale si muoverà la rinnovata amministrazione comunale. Anche alla luce delle polemiche degli scorsi anni sulle scarse risorse investite nel settore. «Vogliamo riprogettare la stagione degli eventi - ha detto - innanzitutto per evitare sovrapposizioni. Ogni evento, infatti, deve essere messo nelle condizioni migliori sia per chi lo organizza ma anche per chi lo vive. Devo dire - aggiunge - che dalle prime ricognizioni che abbiamo fatto, quello che ci è stato raccontato in campagna elettorale dall'amministrazione uscente non corrisponde proprio alla realtà. Nel bilancio 2019 non ci sono grandi risorse sul settore turistico e culturale, noi vogliamo investire a partire dal 2020 su eventi che siano coerenti con la città e che portino valore aggiunto perché non vogliamo essere la città di tutto e di niente. A questo proposito la tassa di soggiorno, che è una tassa di scopo, dovrà essere investita anche sugli eventi». «Per quanto ci riguarda - ha quindi sottolineato Paolo Selmi - i 5mila euro di contributo. per quattro eventi, ricevuti dal Comune si compensano ampiamento con le entrate che il festival garantisce con la tassa di soggiorno dei tangheri che si fermano in città».
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