La città di Orvieto non dimentica però lo strazio e il dolore che quella notte, quel sisma portò sulla rupe lasciando tutti ad attendere una notizia che purtroppo non è mai arrivata. Profondo il dolore e la partecipazione della città in quei giorni in cui l'attesa fu vana e la certezza portò poi la conferma della morte di Barbara e Matteo nel crollo dell'Hotel Roma di Amatrice dove la coppia, il giorno seguente, avrebbe dovuto partecipare a una fiera commerciale. E grande e commossa fu la partecipazione della città il giorno delle esequie, celebrate in Duomo.
Ma la morte di Barbara, insegnante, e Matteo, commerciante, da tre anni ormai è per Orvieto più che un ricordo, è un segno di impegno e solidarietà concreta nel loro nome grazie all'attività portata avanti dall'Associazione 3.36 per Barbara&Matteo ad essi appunto dedicata che nel tempo, attraverso eventi e manifestazioni sempre in loro nome, ha potuto donare alla città, tra le altre iniziative, un piccolo ma significativo parco giochi nell'area verde di piazzale Frustalupi (via Roma), una cucina da campo per la Protezione Civile, un elettrocardiografo al reparto di Cardiologia del Santa Maria della Stella e un'aula multimediale alla scuola per l'Infanzia Regina Margherita.
«Oggi come allora è commosso il ricordo e il messaggio del sindaco della città di Orvieto Roberta Tardani - l'intera città si stringe in un grande abbraccio a quanti li hanno amati e stimati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA