Orvieto, ragazzi a scuola di ambiente grazie al progetto degli scout "Sii il cambiamento"

borracce ecosostenibili
di Federica Mosca
4 Minuti di Lettura
Venerdì 31 Dicembre 2021, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 17:17

ORVIETO - Sviluppare una sensibilità sui temi ambientali adottando comportamenti virtuosi. Nasce così il progetto “Sii il Cambiamento”, ideato dai giovani del Clan Cerchio della Luna, del Gruppo Scout Orvieto 1. I ragazzi sono stimolati a cercare delle soluzioni fattibili ai problemi ambientali e a mettersi all’opera, agendo in prima persona, per realizzarle. "In questo contesto è stato analizzato l’impatto ambientale sul nostro pianeta e, consapevoli dell’enorme portata di questa emergenza, ci siamo accorti che anche i grandi obiettivi si possono raggiungere partendo da piccoli propositi e azioni - spiega Giulia Dominici, rappresentante del gruppo Scout Orvieto 1. Per questo ci siamo impegnati concretamente per essere partecipi non tanto della protesta quanto del cambiamento”. Il progetto comprende una serie di interventi volti ad informare e sensibilizzare gli studenti sui temi dell’ecologia e degli stili di vita sostenibili, nonché a promuovere, in questo senso, una serie di buone pratiche all’interno della scuola. In collaborazione con l’istituto d’ istruzione superiore Scientifico e Tecnico di Orvieto e l’istituto d’istruzione superiore Artistica Classica e Professionale, il Clan “Cerchio della Luna” sembra avere le idee chiare: “La scuola deve essere l’ambiente in cui formarsi non tanto come studenti ma, soprattutto, come cittadini del domani. Per questo abbiamo creduto fosse il luogo più adatto per proporre il progetto con il quale miriamo a diffondere valori fondamentali per la nostra educazione e a rispondere alla necessità di affrontare quanto prima l’emergenza ambientale con consapevolezza. In poche parole, l’obiettivo è quello di far comprendere a tutti i ragazzi, nostri coetanei, l’importanza della tematica e che si può essere parte attiva del cambiamento e, quindi, della soluzione al problema”. Non solo. Fra gli obiettivi più importanti c’è quello di sviluppare una coscienza attiva, cioè sensibilizzare e informare altri giovani su cosa sta accadendo nel nostro paese e nel mondo in modo da mettere a disposizione gli strumenti per costruirsi un’opinione approfondita e prendere scelte consapevoli.

Educare alla sostenibilità, ossia adottare pratiche che incentivino al riciclo, al riuso e al risparmio per una gestione virtuosa dei beni e delle risorse a nostra disposizione cercando di ridurre gli sprechi e il consumo di plastica nella nostra quotidianità.

Infine consumare criticamente, quindi porre attenzione a cosa compriamo e mangiamo ogni giorno, cercando di scegliere sempre prodotti che rispettino l’ambiente e l’etica del lavoro e della produzione, avvicinandosi ad un cibo a km 0, per evitare l’impatto inquinante causato dal trasporto, e biologico, per un rispetto dell’equilibrio ambientale, favorendo così la creazione di un personale stile di vita ecosostenibile. La strada è lunga ma le idee sono tante. Grazie al finanziamento di Acea Ambiente, il progetto prevede l’installazione di erogatori di acqua potabile e una fornitura di borracce per i ragazzi di tutte le scuole secondarie superiori di Orvieto, in modo da limitare sempre di più il consumo di plastica. “Ma non è finita qui”, assicurano gli Scout del gruppo 1. “Realizzeremo pannelli informativi per illustrare problematiche legate al consumo critico, all’impronta ecologica, ai trasporti, ad un’alimentazione sostenibile; ci piacerebbe dar vita a occasioni di informazione, con l’aiuto di esperti, sull’emergenza climatica e sulla possibilità di partecipare ad eventi formativi e a manifestazioni sul tema dell’ecologia e vorremmo inserire il motore di ricerca “Ecosia” nelle aule (il quale utilizza i profitti ricavati dalle ricerche per piantare alberi in Africa, America Latina e Oceania) e molto altro, come l’adesione a progetti di beneficienza con la raccolta di tappi e lattine di alluminio".

© RIPRODUZIONE RISERVATA