Orvieto, il maltempo fa slittare l'accensione dell'illuminazione natalizia. Il programma della settimana

Orvieto, il maltempo fa slittare l'accensione dell'illuminazione natalizia. Il programma della settimana
di Monica Riccio
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Lunedì 7 Dicembre 2020, 23:25

In questo Natale diverso in tempo di pandemia, Orvieto non rinuncia ad essere una città viva e a vestirsi a festa giocando con le luci per esaltare ancora di più la sua bellezza infinita. Nell’ambito della quarta edizione di “A Natale regalati Orvieto”, dopo l’accensione delle luminarie e della stella cometa gigante in piazza Duomo – alta 7,30 metri per 17 metri di lunghezza e 300 chilogrammi di peso, 32mila punti luce – martedì 8 dicembre sarà la volta dell’albero di luce posizionato quest’anno in piazza del Popolo vista l’impossibilità di realizzarlo nel pozzo di San Patrizio, chiuso per via delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. 

A causa del forte maltempo previsto per la giornata dell'8 dicembre sarà invece rinviata alle 18.30 di mercoledì 9 dicembre l’accensione dell’illuminazione artistica sui principali palazzi del centro storico realizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.
L’installazione, curata dalla Grandi Proiezioni-All Events Solutions, proietterà forme e simboli della storia della città. Sul palazzo del Capitano del Popolo si potranno ammirare fregi e decorazioni della tradizionale ceramica orvietana che delineeranno anche il profilo della chiesa di Sant’Andrea, la torre dodecagonale di piazza della Repubblica brillerà dell’atmosfera del Natale mentre sul palazzo comunale prenderanno vita i simboli dello stemma del Comune. Gli affreschi del Signorelli, infine, “usciranno” dalla Cattedrale per decorare la facciata del palazzo dell’Opera del Duomo

Da venerdì 11 dicembre invece le vie e piazze del centro storico si popoleranno dei più grandi artisti della musica jazz e non solo con l’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione Umbria Jazz per festeggiare il Natale e il nuovo anno, seppur simbolicamente, con il tradizionale appuntamento di Umbria Jazz Winter che quest’anno è stato cancellato a causa dell’emergenza Covid-19. Le sagome di grandi musicisti – da Al Jareau a Liza Minnelli, da Winton Marsalis a George Benson passando per Paolo Fresu e Michael Bublé – passeggeranno per Orvieto al suono di una compilation di brani natalizi selezionati da Umbria Jazz con gli artisti che hanno fatto grande il festival a Perugia e Orvieto. Ad accompagnare le passeggiate e lo shopping lungo le vie del centro storico durante tutte le festività natalizie ci sarà anche la musica della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” tratta dai migliori concerti realizzati in questi anni. 

Sabato 12 dicembre la luce illuminerà invece un singolare presepe realizzato sopra i tetti delle abitazioni del quartiere medievale dal comitato cittadino “La buona cultura”. Lungo via della Cava saranno affissi ed illuminati quadri lignei raffiguranti le più belle natività nella storia dell’arte, più un presepe con statue lignee barocche. Lungo via Malabranca, dal belvedere dinnanzi a Palazzo Petrangeli, si potrà invece scorgere il presepe di arazzi sui tetti delle case e della chiesa della Madonna della Cava. In mezzo a queste immagini, nell’arazzo principale sarà raffigurata la natività della Vergine di Ugolino Prete Ilario, una natività orvietana presente negli affreschi della Cappella del Corporale in Duomo.
Gli arazzi rappresentano aspetti di vita quotidiana del Medio Evo e alcuni mestieri, dal macellaio al pescivendolo, dal panettiere all’arte dei sarti, nonché scene rurali, dalla pastorizia all’agricoltura, dalla mescita del vino all’olio.

Le immagini degli arazzi sono la riproduzione in gigantografie di alcune miniature del Taccuino Sanitatis Casanatense 4182, un codice medievale conservato presso la Biblioteca Casanatense nel Convento di Santa Maria sopra Minerva a Roma.

E’ una luce nuova, anche se non fisica, quella sotto la quale si potrà ammirare in questi giorni il pozzo di San Patrizio malgrado la chiusura. L’esterno è stato infatti recentemente oggetto di un importante lavoro di restauro che lo ha riportato alla bellezza originaria esaltando anche la cornice superiore impreziosita dai gigli farnesiani di Papa Paolo III.

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