Orvieto, il Giorno del ricordo tra Cristicchi e la mostra delle polemiche

Simone Cristicchi
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Sabato 9 Febbraio 2019, 17:05
ORVIETO - Il Giorno del Ricordo tra commemorazioni, teatro e polemiche. E' particolarmente denso il calendario di appuntamenti a Orvieto per ricordare le vittime delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Giovedì 14 febbraio, alle 11 al teatro Mancinelli, direttamente dal festival di Sanremo dove sta riscuotendo successo tra il pubblico e la critica, Simone Cristicchi che porterà lo spettacolo "Esodo - Testimonianza" di fronte a una platea composta dagli studenti delle scuole di secondo grado. Sabato 16 febbraio, alle  11 nella sala consiliare del Comune di Orvieto si terrà invece il convegno dal titolo "La generazione del ricordo: dalla legge 92/2004 a oggi, buone pratiche per la trasmissione e la valorizzazione del ricordo", promosso dalla Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati e patrocinato dal Comune di Orvieto. Ospiti l'ex sindaco di Orvieto, Antonio Concina, Antonio Ballarini, presidente FederEsuli, Maria Rita Cosliani, curatrice del progetto Mailing List Histria. 

CONCINA: «FOIBE ED ESODO DELITTI SPREGEVOLI» «Per gli esuli fiumani, giuliani e dalmati sta finendo la stagione dei ricordi e della nostalgia - commenta Toni Concina - inesorabilmente se ne sta andando la generazione degli ultimi nati nelle terre del confine orientale, perdute dopo il Trattato di Pace di Parigi del 1947. Generazione della quale faccio parte anche io, nato a Zara. Il faticoso obiettivo è quello di raccontare alle generazioni successive alle nostre la storia dei loro genitori, nonni, avi. Storia che negli ultimi sessant’anni era stata messa in un angolo. vicenda infame, che ha colpito migliaia di persone spesso innocenti. Si parla molto di foibe, vicenda infame che ha colpito migliaia di persone spesso innocenti, ma non è questo l’argomento che noialtri ‘veci’ vogliamo sollevare e ricordare. Le foibe sono un terribile, selvaggio, crudele delitto, che peserà per sempre nei cuori e nelle anime degli assassini. Ma il delitto più grande, più spregevole, è quello di aver costretto 350.000 persone ad abbandonare le loro case, dove per secoli avevano vissuto laboriosamente, sotto il lunghissimo dominio di Venezia e successivamente dell’Impero Austro-Ungarico e del Regno d’Italia. E dove ogni pietra parlava italiano. Le tragedie non vanno dimenticate, certo. E il contributo di Simone Cristicchi e del recente film ‘Red Land’ sul calvario di Norma Cossetto sono fondamentali. Per non dimenticare. Ma le tragedie vanno metabolizzate e superate. E’ quello che proviamo a fare nel Giorno del Ricordo, girando per le Scuole e per le piazze, parlando di Fiume, di Pola di Zara. Felici e gratificati se vediamo finalmente qualche sguardo assorto e perfino commosso. Per questo rendiamo onore e siamo grati al Presidente Mattarella, che vuole dare personalmente alla nostra giornata il valore del suo alto riconoscimento. Grati a lui e a tutti quelli che si soffermeranno per un minuto a riflettere sulla pulizia etnica effettuata nelle nostre terre, pesante macigno per tutti quelli che negli anni scorsi lo hanno voluto colpevolmente dimenticare».

LA POLEMICA Ma sulla Rupe il Giorno del Ricordo alimenta anche le polemiche. Come lo scorso anno anche in questi giorni - dall'11 al 16 febbraio al chiostro della biblioteca comunale - verrà riproposta la mostra "Testa per dente" sui crimini dei fascisti in Jugoslavia tra il '41 e il '45 promossa dal Centro di documentazione popolare e patrocinata dal Comune di Orvieto. Un'iniziativa che già lo scorso anno fece discutere e mise Orvieto e l'amministrazione comunale al centro di feroci critiche. A stigmatizzare la mostra è Casapound che nei giorni scorsi ha depositato in Comune la richiesta di apporre una targa commemorativa per i martiri delle Foibe presso i giardini di Sferracavallo. 
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