Il 61% dei dipendenti del comune di Orvieto con inquadramento apicale (livello D) è donna. Il dato è inserito nell’analisi del personale contenuta nel Piano triennale delle azioni positive in materia di pari opportunità recentemente approvato dalla giunta comunale.
Nella fotografia scattata al 31 dicembre 2022 sono 132 i dipendenti in servizio a tempo indeterminato, compresi i dirigenti, di cui 75 uomini e 57 donne. Di queste ultime 24, ovvero il 42%, ha l’inquadramento più alto (cat. D) contro i 15 (20%) dei colleghi uomini. I settori dove le donne sono maggiormente impiegate sono quello Finanziario e Sociale (19 donne e 9 uomini), Istruzione e Promozione (10 e 10) e degli Affari generali (8 donne 4 uomini) mentre è nel settore Tecnico (31 a 9) e in quello della Polizia locale e mobilità (17 a 7) che c’è il maggiore sbilanciamento a favore degli uomini.
Il piano triennale delle azioni positive 2023-2025 del comune di Orvieto, adottato in osservanza del decreto legislativo 198/2006, «favorisce l’adozione di misure che garantiscano effettive pari opportunità nelle condizioni di lavoro e di sviluppo professionale e tengano conto anche della posizione delle lavoratrici e dei lavoratori in seno alla famiglia». Quattro gli obiettivi previsti: tutelare l’ambiente di lavoro da casi di molestie, mobbing e discriminazioni, garantire il rispetto delle pari opportunità nelle procedure di reclutamento del personale, promuovere le pari opportunità in materia di formazione, di aggiornamento e di qualificazione professionale, facilitare l’utilizzo di forme di flessibilità orarie finalizzate al superamento di specifiche situazioni di disagio.
«Uno strumento finalizzato all’attuazione delle leggi di pari opportunità – spiega l’assessora alle Pari opportunità, Alda Coppola - con cui l’amministrazione comunale intende armonizzare la propria attività al perseguimento e all’applicazione del diritto di uomini e donne allo stesso trattamento in materia di lavoro. Impegni concreti che alla vigilia della Giornata internazionale della donna – prosegue – vanno rinnovati e rafforzati senza dimenticare come le tutele e le opportunità per le donne che ci sono in alcuni settori purtroppo non vengono garantiti in altri ambiti o come i diritti stessi di ogni essere umano in alcuni Paesi del Mondo sono invece oggetto di discriminazione nei confronti delle donne. L’indipendenza economica e lavorativa delle donne è uno degli obiettivi necessari per una società che voglia essere pienamente equa e inclusiva, che voglia combattere contro le discriminazioni e le violenze. Non solo per il ruolo pubblico che occupo temporaneamente ma anche per quello professionale che svolgo quotidianamente – conclude – ritengo inoltre fondamentale educare i nostri figli sulla parità di genere fin dall'infanzia in modo che crescano con una maggiore consapevolezza».
«Orvieto – commenta la sindaca Roberta Tardani - è una città che negli ultimi anni ha dato fiducia alle donne e alle loro competenze.