Orvieto, i genitori delle scuole del centro non mollano: «Sabato libero per tutti»

La scuola Scalza e Signorelli di Orvieto
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Venerdì 1 Febbraio 2019, 18:23
ORVIETO - Estendere a tutte le classi delle elementari e medie del centro storico di Orvieto la sperimentazione del sabato libero a scuola annunciata per le prime a partire dal prossimo anno scolastico. E' l'accorata richiesta di un gruppo di genitori contenuta in una lettera inviata alla dirigente dell'istituto comprensivo di Orvieto-Baschi, Antonella Meatta. Un'iniziativa che si affianca a quella del comitato "Sabato libero" che aveva promosso nei mesi scorsi un sondaggio tra i genitori della primaria "Luigi Barzini" e della secondaria "Luca Signorelli" nel quale 490 famiglie su 600 si erano espresse a favore della settimana corta. Ma che tuttavia si era dovuto arrendere di fronte alla decisione contraria del consiglio di istituto che aveva bocciato l'istituzione del sabato libero salvo poi - per iniziativa di mediazione della stessa dirigente scolastica - avvallare la sperimentazione per le prime classi a partire dal prossimo anno. Ora però i genitori tornano alla carica.

«Chiediamo che la sperimentazione con il modulo a 27 ore con sabato libero - scrivono - venga concessa a tutto il plesso della Barzini senza esclusione alcuna, al fine di valutarne al meglio la fattibilità a livello didattico, organizzativo ed economico e che al tempo normale della secondaria Signorelli venga concesso il modulo a 30 ore con sabato libero, soluzione già adottata nell’80% delle scuole italiane, nonché anche nei nostri licei, al fine di agevolare logisticamente, organizzativamente ed economicamente tutte le famiglie con più di un figlio iscritto nelle diverse scuole di Orvieto». Le famiglie si appellano al consiglio di istituto, che si era pronunciato «in maniera inopportuna e poco rispettosa», affinché «valuti con più attenzione e meno superficialità tale richiesta che coinvolge la maggioranza delle famiglie e dei docenti della scuola primaria, le stesse famiglie e gli stessi docenti che i membri del Consiglio dovrebbero rappresentare, sostenere e tutelare. Richiesta che non va in alcun modo ad inficiare la qualità e la validità dell’offerta formativa e che permetterebbe alle famiglie di condividere maggiormente il tempo da trascorrere con i propri figli nei fine settimana, viste le mutate realtà della nostra società rispetto al passato». 

Le famiglie riconoscono alla dirigente l'impegno di mediazione «che ha portato un segno di apertura e di innovazione in questa scuola che fino ad ora non ha mai tenuto conto delle esigenze degli utenti» ma ritengono che la «grande opportunità» della sperimentazione è destinata a un'utenza che «rappresenta solo una minima percentuale rispetto all’espressione di una intera comunità». «Noi genitori - si legge ancora - riteniamo che in alcun modo questa ridotta utenza possa rappresentare un campione indicativo delle reali esigenze di genitori ed alunni. Il dato oggettivo è quello delle 490 famiglie a favore del “sabato libero” che non possono essere disconosciute nella loro forza rappresentativa da una sperimentazione che coinvolge un numero molto più ristretto di destinatari. Inoltre non è da escludere che nonostante un numero consistente di genitori siano favorevoli alla sperimentazione, coloro che si trovano a dover fare una nuova iscrizione per l’anno scolastico 2019/2020 e che hanno già altri figli frequentanti altre sezioni, potrebbero, per questioni logistiche, organizzative e familiari, non aderire al modulo a 27 ore con sabato libero, inficiando il potenziale risultato della sperimentazione stessa e precludendone così all’intero plesso una sua futura estensione».

L'INCONTRO L'iniziativa delle famiglie della Barzini e della Signorelli arriva alla vigilia dell'incontro promosso per questa mattina nell'aula magna della scuola secondaria voluto proprio per approfondire i temi che mettono in relazione l’attività scolastica sperimentale con quella della crescita degli alunni. A parlarne saranno la professoressa Laura Materazzo, pedagogista clinico specialista Adhd e docente Isfar, la dottoressa Silvia Scopetti, educatore professionale e pedagogista familiare, il dottor Pasquale Di Paola rappresentante dei genitori. Introduce e coordina Maria Trabucco, docente scuola primaria.
 
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