Orvieto. Il Corteo delle Dame intitolato a "Nicoletta De Angelis", presentato in anteprima il nuovo costume di dama

Orvieto. Il Corteo delle Dame intitolato a "Nicoletta De Angelis", presentato in anteprima il nuovo costume di dama
di Monica Riccio
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Domenica 12 Giugno 2022, 11:57

Sarà intitolato a Nicoletta De Angelis il Corteo delle Dame della Città di Orvieto. A deciderlo e annunciarlo il comitato di gestione della associazione "Lea Pacini" su proposta, accolta all'unanimità, del consigliere Fabio Cimicchi. L'annuncio all'interno della presentazione del nuovo costume di dama presentato in anteprima sabato 11 giugno al Museo Emilio Greco.

Nicoletta De Angelis, comparsa nell'ottobre 2021, è stata l'ideatrice del Corteo delle Dame, la cui prima uscita risale al 1994.

Alle figlie Fiammetta e Francesca è stato donato il manifesto della edizione 2022, numero 28, del Corteo delle Dame che d'ora in poi porterà il nome della loro madre. Alla presentazione sono intervenuti la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, il vice presidente della associazione "Lea Pacini", Marcello Meffi, uno dei consiglieri del comitato di gestione, Gianluca Polegri. 

Dopo due anni di buio, torna a sfilare per le vie del centro storivo, dunque, il Corteo delle Dame, in notturna, alle 21 di venerdì 17 giugno. Ai 130 costumi di dame e damigelle, in questa edizione uscirà per la prima volta il nuovo costume di dama realizzato in collaborazione con la Scuola di Scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano e ad indossarlo sarà Roberta Cotigni, imprenditrice orvietana.

Molto dettagliata la presentazione di lavori per la realizzazione dell'abito, un costume volutamente identitario che riprende il motivo del rosone del Duomo di Orvieto adornato di perle di fiume e di madreperla. A spiegare i dettagli della lavorazione sartoriale di altissimo livello la stessa ideatrice del bozzetto, Michela Invernizzi. Con lei la costumista Maria Carla Ricotti, docente del corso specialistico di Design dell'Accessorio e del corso di Storia del Costume, Viviana Vannucci, docente di Storia del Costume, e il professor Davide Petullà, coordinatore del secondo livello del biennio specialistico. 

Invernizzi ha spiegato il bozzetto e come si è passati al cartamodello e infine alla realizzazione dell'abito. La "gonnella" dell'abito è stata creata in lino misto seta tinto, mentre per la cottardita superiore si è voluto utilizzare il disegno del rosone stampato su velluto naturale attraverso stencil e tamponatura in oro e pigmenti per tessuto. Per la decorazione del rosone sono state usate perle di fiume e perline madreperla in tre dimensioni diverse. Dettagli preziosi anche sulla passamaneria che impreziosisce le maniche. Il copricapo è in velo, uno chiffon di seta fermato da una corona in passamaneria con perle. La calzatura è in camoscio nello stesso colore della gonnella. 

Un lavoro di altissimo livello sartoriale che ha visto gli studenti dell'Accademia di Brera lavorare su estetica e canoni medievali, studi sui costumi del Trecento, e studi sulla storia del Corteo Storico di Orvieto. Un lavoro di equipe durato due anni. 

Insieme al nuovo costume della Dama, sono stati presentati i cinque nuovi costumi che sfileranno nel Corteo Storico. Anche qui si tratta di un lavoro di sartoria straordinario ideato e realizzato durante il lockdown dal sarto orvietano Antonio Angiolillo. Nei colori blu e giallo lo Scudiere Bisenzi, in blu e bianco lo Scudiere Della Greca, in rosso e bianco e gigli bianchi lo Scudiere Montemarte e in oro e rosso il Cavaliere Della Greca e in nero, con ricami oro e rosso eseguiti a mano così come tutte le applicazioni, il Capitano dei Balestrieri Avveduti.

A margine della presentazione, è intervenuto anche Giovanni Bufalini, regista della docufiction "Da Sempre", che racconta la storia del Corteo Storico di Orvieto e del Miracolo Eucaristico di Bolsena. Il docufilm prodotto da Acume in collaborazione con Comune e Rotary Club, sarà in vendita dalla prossima settimana nelle edicole e nelle librerie della città, oltre che online su sito di Intermedia Edizioni.

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