Orvieto, boccata di ossigeno per le imprese
il Comune riduce la tassa sui rifiuti

Orvieto, boccata di ossigeno per le imprese il Comune riduce la tassa sui rifiuti
di Monica Riccio
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Sabato 19 Settembre 2020, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 09:51
TERNI Riduzioni tra il 40 e il 50% per 2.094 posizioni contributive relative a utenze non domestiche. E’ il piano di riduzione della Tari – Tassa sui rifiuti che la giunta Tardani ha varato nei giorni scorsi a Orvieto a favore delle attività più colpite dalla crisi economica innescata dalla emergenza sanitaria da Coronavirus. Il provvedimento, che di fatto applica e conferme le tariffe 2019, riguarda complessivamente 2.094 posizioni contributive relative a utenze non domestiche con riduzioni che vanno dal 40 al 50% in base a quattro categorie individuate dalla delibera Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) n. 158/2020 sull’adozione di “misure urgenti a tutela delle utenze del servizio di gestione integrata dei rifiuti, anche differenziati, urbani ed assimilati”, alla luce dell’emergenza da Covid-19 (attività chiuse per legge, quelle non soggette a chiusura, attività che potrebbero risultare sospese e attività non soggette a sospensione). Quella che la giunta Tardani assicura alla città è una vera e propria boccata di ossigeno per molte imprese orvietane, una decisione che genera minori entrate per 554.832 euro, manovra che trova però copertura nel bilancio comunale grazie alle risorse provenienti dalla rinegoziazione per l’anno 2020 della quota capitale di mutui e altre forme di prestito contratte con le banche, gli intermediari finanziari e la Cassa Depositi e Prestiti.
«Si tratta di una misura - spiega l’assessore al Bilancio del comune di Orvieto, Piergiorgio Pizzo - che va incontro alle richieste che ci erano state formulate dalle associazioni di categoria nell’ambito del confronto sulla redazione del bilancio preventivo 2020. Orvieto – aggiunge - è uno dei pochissimi comuni in Italia ad aver operato un taglio così incisivo sulla Tari e anche se l’obbligatorietà imposta da Arera di applicare riduzioni di almeno il 25% riguarda le sole attività chiuse per legge, non solo si è deciso di non spalmare i costi delle riduzioni sulle altre utenze, come indicato dall’Autorità, ma anche di ampliare la platea dei beneficiari tenuto conto che la chiusura obbligatoria di alcune attività e il divieto di circolazione ha comportato a cascata anche la chiusura di altre attività. Peraltro gli effetti della pandemia – conclude Pizzo - non riguardano solo i periodi di chiusura ma anche quelli successivi alla riapertura in quanto la ripresa è stata lenta e, in particolare nel settore turistico, ancora condizionata dal blocco degli spostamenti dagli Stati Uniti».
Le riduzioni approvate – precisano gli uffici comunali - saranno applicate già sulle bollette che saranno inviate nel mese di ottobre.
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