Orvieto, Bolsena e la questione «città del Corpus Domini». Botta e risposta tra i sindaci, politica e storia

Orvieto, Bolsena e la questione «città del Corpus Domini». Botta e risposta tra i sindaci, politica e storia
di Monica Riccio
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 16:43

Ad unirle un miracolo, a dividerle una mozione. Da qualche giorno non scorre decisamente buon sangue tra le città di Orvieto e Bolsena, unite dal Miracolo Eucaristico del Corpus Domini, avvenuto a Bolsena nel 1263, nella Basilica di Santa Cristina, divenuto universalmente festa del “Corpus Domini” grazie a papa Urbano IV e il cui Sacro Lino è custodito nella Cattedrale di Orvieto, e divise dall'approvazione di una mozione proposta dal consigliere, e presidente del consiglio comunale, Umberto Garbini in quota Fratelli d'Italia, che dà vita al Progetto “Orvieto Città del Corpus Domini”.

A mandare su tutte le furie Paolo Dottarelli, sindaco della città di Bolsena, è la costituzione di un tavolo operativo che si occupi, tra le altre cose, di “consolidare la centralità di Orvieto dal punto di vista dell’accoglienza e delle offerte culturali e turistiche in corrispondenza della più grande e importante solennità eucaristica cristiana”.

E Bolsena? Il primo cittadino della città laziale non ci sta a che Bolsena sia messa da parte: “E’ assurdo, paradossale – dice Dottarelli – è difficile, se non impossibile, ragionare ad una programmazione territoriale promuovendo qualcosa che nemmeno è avvenuto nel proprio comune. Sono basito per come l’amministrazione comunale di Orvieto possa aver approvato una mozione sulla promozione turistica del Corpus Domini e l’istituzione di un tavolo operativo senza aver coinvolto la città di Bolsena dove il Miracolo è avvenuto”. Parole durissime quelle di Dottarelli a cui non ha mancato di rispondere sia la sindaca Tardani, sia il diretto interessato Garbini, sia l'associazione “Orvieto Città del Corpus Domini” attiva da anni proprio con l'obiettivo di promuovere l'evento. “L'aver approvato una mozione – risponde la sindaca Tardani - non rappresenta un progetto definito bensì avvia un percorso politico, istituzionale e amministrativo. Era e resta nostra intenzione interloquire con l’amministrazione comunale di Bolsena per individuare idee e strumenti.” Mano tesa anche da parte da Garbini: “Certamente la valorizzazione del Corpus Domini non può non considerare il comune di Bolsena – dichiara il consigliere - proprio in riferimento alla storia che lega le due città.” “La Bolla Transiturus che istituisce la massima solennità eucaristica – spiegano dalla Associazione - fu redatta e decretata in Orvieto da papa Urbano IV, e qui si custodisce il Sacro Corporale, nel Duomo."

Ma Dottarelli non solo non fa sconti, rilancia e annuncia la costituzione di un comitato tutto bolsenese, e lo fa tramite le parole dell'assessore al Turismo, Roberto Basili: “Nasce a Bolsena il Comitato per la valorizzazione del Miracolo Eucaristico. Bolsena, Città del Miracolo Eucaristico del Corpus Domini - si annuncia - faremo in modo che Bolsena sia l’unica e sola città a portarne il titolo”.

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