Orvieto, aggressione in carcere. Detenuto ferisce tre agenti della Penitenziaria

Orvieto, aggressione in carcere. Detenuto ferisce tre agenti della Penitenziaria
di Monica Riccio
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Martedì 10 Maggio 2022, 20:16

Giornata di follia e violenza, quella di martedì 10 maggio, nel carcere di Orvieto, dove alcuni agenti della Polizia Penitenziaria sono stati feriti da un detenuto e sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari. 

«Si tratta dell'ennesimo episodio di aggressione e violenza ai danni di alcuni poliziotti, nella Casa di reclusione di Orvieto - denuncia il segretario nazionale del sindacato Sappe per l’Umbria, Fabrizio Bonino - un detenuto tunisino di 33 anni, già recidivo per comportamenti finalizzati ad alterare l’ordine e la sicurezza interna, proveniente dal carcere di Massa ha chiesto chiarimenti su alcuni fondi nella sua disponibilità. Prontamente il personale di Polizia presente sul piano ha chiamato l'agente di competenza che ha subito rassicurato l'uomo sulla prossima disponibilità dei fondi in arrivo dalla precedente sede penitenziaria. Ma il tunisino, improvvisamente, si è allontanato dall’ufficio e in risposta ai richiami degli agenti, ne ha bloccato uno tentando di strangolarlo. L’intervento immediato di altri due agenti, anche loro rimasti alla fine contusi - continua Bonino - ha impedito peggiori conseguenze al nostro uomo».

«Mi chiedo dove siano coloro che rivendicano, ad ogni piè sospinto, più diritti e più attenzione per i criminali ma - dichiara Bonino - si scordano sistematicamente dei servitori dello Stato, come gli agenti di Polizia Penitenziaria e gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, che ogni giorno rischiano la vita per la salvaguardia delle Istituzioni».

Il sindacato evidenzia che nel 2021 nel carcere di Orvieto si sono contati 17 atti di autolesionismo, un tentato suicidio sventato in tempo dal personale di Polizia Penitenziaria, 9 colluttazioni e 2 ferimenti.

Donato Capece, segretario generale del primo e più rappresentativo sindacato della Polizia Penitenziaria, esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi feriti a Orvieto e denuncia: «E' gravissimo quello che è accaduto, una violenza inaccettabile che ricorda a tutti quanto sia pericoloso lavorare in un penitenziario. Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari dell’Umbria e del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato. Eppure, la Polizia Penitenziaria è stata incomprensibilmente esclusa, rispetto alle altre Forze dell’Ordine, dalla dotazione del taser, che può essere uno strumento utile per contenere le continue aggressioni».
 

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