Omicidio di Borgo Bovio, restituita la salma di Ridha
le indagini vanno avanti, ipotesi rissa

Omicidio di Borgo Bovio, restituita la salma di Ridha le indagini vanno avanti, ipotesi rissa
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 7 Dicembre 2022, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 10:34

TERNI Le indagini sull'omicidio di Ridha, ammazzato di botte a Borgo Bovio, vanno avanti a ritmo serrato. Gli investigatori dell'arma, coordinati dal pm, Barbara Mazzullo, continuano a cercare riscontri e testimonianze per ricostruire cosa sia effettivamente successo nella tarda serata di una domenica di sangue. Un punto fermo sarà l'esito dell'autopsia svolta dal medico legale, Luca Tomassini, che potrà dire se l'omicidio del 39enne tunisino sia stato opera di una sola persona o se le lesioni mortali siano compatibili con un pestaggio compiuto da più mani violente. Ieri la procura ha dato il nulla osta per i funerali di Ridha Jamaooui, che lascia tre figli in tenera età. La sorella Jalila e il cognato Dhaker, che vivono a Terni da anni, stanno organizzando l'ultimo saluto a Ridha e una preghiera in sua memoria.
IL RIMPATRIO
La commemorazione del tunisino ci sarà domani ma non è ancora certo se si terrà nella Moschea di via Alterocca, a Terni, o all'ospedale di Perugia, dove si è svolta l'autopsia. La certezza è che la salma di Ridha sabato mattina partirà per l'ultimo viaggio verso Tunisi, la sua città. Dove l'aspettano gli anziani genitori, senza più lacrime, e le cinque sorelle che vivono in Tunisia. «Chiediamo la verità - ripete Dakher - vogliamo solo quella. Ci auguriamo che vengano arrestati anche gli altri che quella sera hanno avuto un ruolo nell'omicidio. Non è giusto che sia in carcere solo una persona, è impossibile che ad uccidere mio cognato sua stato solo uno perché era troppo forte fisicamente e si sarebbe difeso. Ridha non aveva nemici, non aveva giri strani, era un gran lavoratore».
L'APPELLO
Per l'efferato omicidio da una settimana è in cella Samuel Obagbolo, 26 anni, nigeriano, incensurato, arrivato a Terni con moglie e figli un paio di mesi fa dopo aver vissuto tre anni in Germania. Su di lui ci sono «gravi indizi di colpevolezza» ma all'appello per il delitto, è l'ipotesi degli investigatori coordinati dalla procura ternana, mancano troppi tasselli per poter chiudere il caso. Da approfondire alcune testimonianze di chi ha assistito alla lite che, iniziata dopo un banale incidente stradale tra un'auto e una bici, è degenerata con l'omicidio di Ridha, ammazzato a mani nude con una ferocia bestiale solo per aver cercato di mettere la pace tra il conducente della vettura e il ciclista nigeriano. Nelle prossime ore l'avvocato Francesco Montalbano Caracci, legale di Samuel, presenterà ricorso al Riesame per chiedere una misura cautelare meno afflittiva del carcere.
Nicoletta Gigli
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