Oltraggiati con una scritta ingiuriosa e una svastica i manifesti funebri del padre del segretario del Pd di Trevi

Oltraggiati con una scritta ingiuriosa e una svastica i manifesti funebri del padre del segretario del Pd di Trevi
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Venerdì 23 Febbraio 2018, 16:54
TREVI - Una svastica e una scritta oltraggiosa, leggibile solo in parte, sono comparse su due manifesti funebri dell'anziano padre del segretario del circolo di Pd di Trevi, Giuliano Bordoni. «Mio padre Nazzareno - ha commentato al telefono con l'Ansa  - non si è mai impegnato attivamente in politica. Probabilmente si è voluto colpire il simbolo del Pd. Credo tuttavia che si tratti del gesto di uno sconsiderato». Ad essere stati oltraggiati sono il manifesto funebre dell'anziano, morto nei giorni scorsi a 90 anni, e quello di condoglianze, posto accanto all'altro, da parte del locale circolo Pd. Nel primo compare una frase in parte illeggibile che comincia con: «La nostra soddisfazione...», il secondo è stato oltraggiato con una svastica. Dura condanna del primo cittadino Bernardino Sperandio e di tutta la giunta comunale  di Trevi al gesto  incivile perpetrato sulla epigrafe con cui il Partito Democratico  esprimeva solidarietà al segretario di circolo per la morte dell'amato padre, cui vanno attestazioni di umana  vicinanza. Una svastica è stata disegnata da una mano ignota che ha scritto anche una frase delirante. Si tratta dell'ennesimo gesto vigliacco di qualche scellerato, un gesto vile, commenta il Sindaco Sperandio, il frutto del pesante clima di neofascismo che si respira in tutto il Paese. Un clima alimentato anche dal linguaggio violento e sopra le righe che caratterizza questa campagna elettorale, clima che indigna e preoccupa, e, in questo caso, offende pure la memoria di un caro estinto. Non possiamo derubricare tutto ciò a semplice bravata! E' necessario vigilare sul livello di inciviltà che si sta determinando e sui valori fondanti della nostra Costituzione, condannando fermamente questi atti ignobili e pericolosi. Ognuno di noi deve fare la propria parte tornando al rispetto delle persone e al leale confronto delle idee."
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