Nuovo stop al centro sportivo della Ternana, il Consiglio di Stato rimanda tutto al Tar

Accolte le istanze del comitato ricorrente, si chiede al tribunale amministrativo regionale di entrare nel merito, i tempi si allungano e la società cerca anche terreni altrove.

Nuovo stop al centro sportivo della Ternana, il Consiglio di Stato rimanda tutto al Tar
di Paolo Grassi
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Giovedì 8 Giugno 2023, 14:12

La grana dell'incompatibilità del presidente - barra - sindaco, le trattative societarie per risolvere la questione anche con nuovi soci, l'attesa per un futuro tecnico ancora tutto da scrivere. E adesso, ci mancava l'ennesimo stop per Ternanello. Ancora un ostacolo sul cammino della Ternana. Riguarda il centro sportivo da realizzare vicino a Villa Palma. Il Consiglio di stato rimanda tutto al Tar per la discussione e l'alienazione dei terreni comunali alla società rossoverde resta ancora congelata. Fino a quando, non si sa, visto che c'è da capire ora quando il Tribunale amministrativo regionale fisserà l'udienza nel merito. Non si snoda, ancora, la questione del ricorso presentato dal comitato "Tuteliamo Colle dell'Oro" nei confronti della variante urbanistica con la quale il Comune aveva permesso su quel terreno la realizzazione del centro sportivo. E la Ternana, ora, medita davvero di andare a cercarsi un terreno altrove. In poche parole, il Consiglio di Stato dispone che il Tar discuta nel merito la questione e la approfondisca, citando le normative in materia ambientale che rendono «non dubbia» la legittimazione del comitato a ricorrere. E pensare che, invece, il Tar, riunito in forma collegiale il 9 maggio, aveva detto di no alla richiesta di sospensiva dei ricorrenti e sollevato «seri dubbi in ordine alla legittimazione e all'interesse ad agire del comitato», facendo riferimento al decreto 38/2021 entrato in vigore a gennaio secondo il quale i comuni e le società sportive possono trattare direttamente nel caso di realizzazione di impianti sportivi. Dunque, per il Tar la legittimazione è dubbia, per il Consiglio di stato la legittimazione c'è. E si parla di un progetto, quello del centro sportivo della Ternana, a basso impatto ambientale, che abbatte in maniera sensibile e netta le cubature previste invece sull'area senza questa variante urbanistica. Da un mese e mezzo a questa parte, il ping pong che immobilizza la partita "Ternanello" ha vissuto quattro tappe. La sospensiva all'iter data in forma monocratica al Tar a metà aprile su ricorso del comitato proprio mentre Comune e Ternana stavano per firmare l'atto di acquisto dell'area, il provvedimento del 9 maggio in cui collegialmente lo stesso Tar respingeva questa sospensiva, il ricorso al Consiglio di Stato il 13 maggio con ulteriore stop stavolta per il solo atto di vendita del terreno, quindi l'accoglimento in camera di Consiglio dell'istanza dei ricorrenti che rimanda al Tar la decisione nel merito. Intanto, l'atto di acquisto non si può firmare. E la Ternana sta pure guardandosi intorno per cercare altri terreni sui quali spostare la sua attenzione, già individuati tra Terni e Narni. La proprietà rossoverde ne prende atto, mentre cerca nuovi soci per risolvere l'incompatibilità sollevata dalla Segretaria comunale. Nell'attesa di tutti questi nodi da sciogliere, arriva intanto una notizia di calcio, quella dal prolungamento del contratto con l'allenatore della squadra femminile, Fabio Melillo, fino al 2025. Un raggio di sole, tra le nubi.

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