Terni, Framarini confermato alla guida di Femca Cisl: «La sfida è dare sostenibilità al polo chimico ternano»

Terni, Framarini confermato alla guida di Femca Cisl: «La sfida è dare sostenibilità al polo chimico ternano»
di Lorenzo Pulcioni
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Sabato 19 Febbraio 2022, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Raccogliere la sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza per trasformare il polo chimico ternano in un grande polo sostenibile. E poi ancora caro bollette, lotta al dumping e alla logica del massimo ribasso negli appalti, il ruolo dell'università e della formazione. Bilanci e sfide per il futuro al VI congresso regionale della Femca Cisl che si è svolto a Terni con lo slogan «Esserci per cambiare, cambiare per esserci».

Il segretario uscente, Fabrizio Framarini, è stato confermato alla guida della categoria. A completare la squadra Chiara Lattanzi (Cardinalini Spa), Cristiano Alcini (Novamont), Alessandro Rosati (Vetreria O-i), Luca Falleri (Umbra Acque). Simone Sassone è stato confemato alla guida del comparto Moda, con delega anche all'artigianato. «Veniamo da dieci anni di crisi economica aggravata dalla pandemia – ha detto il segretario regionale Cisl dell'Umbria, Angelo Manzotti – nonostante la perdita di vite umane, la paura e il disagio, sembra che il lavoro rimanga sempre subalterno all'economia e alla finanza. In Umbria c'è ancora tanta disoccupazione e lavoro in somministrazione. Da una stima, sono 15 mila i posti di lavoro persi». Il segretario nazionale Femca Cisl Giovanni Rizzuto ha sottolineato «il nostro forte impegno contro il dumping contrattuale perchè in Italia c'è una proliferazione di contratti pirata».

Il segretario riconfermato Fabrizio Framarini ha posto l'attenzione sul tema della sostenibilità economica, sociale e ambientale e sulle opportunità offerte dalla transizione energetica che il mondo del lavoro dovrà cogliere per raggiungere l'obiettivo zero emissioni nel 2050: «Ma la transizione non sarà un pranzo di gala - ha precisato Framarini - ed il sindacato è chiamato a vigilare». Sul caro bollette che tra dicembre e gennaio ha vanificato gli sforzi fatti nel secondo semestre del 2021 «occorre un intervento forte del governo» e a proposito di sostenibilità non si può lasciare indietro la gestione del settore idrico. «Quando ragioniamo di risorse che si stanno esaurendo, troppo spesso ci dimentichiamo di quella più preziosa. E' fondamentale usare i fondi del Pnrr per mettere in sicurezza l'intera rete di distribuzione dell'acqua». E' comunque la situazione del polo chimico quella che dà in assoluto più preoccupazione. «Meno di 20 anni fa nel polo chimico erano impiegate oltre mille persone e oggi ce ne sono meno della metà» ha concluso Framarini. Che a proposito del ruolo dell'università ha detto: «Quando parliamo di biotecnologie sarebbe utile che il loro sviluppo avvenisse all'interno del polo chimico. Questa è l'ultima chiamata perché, mai come in questa fase, si possono impegnare risorse».

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