Nuovi costumi per il Corteo delle Dame di Orvieto. Presentati i bozzetti della Accademia di Belle Arti di Brera

Nuovi costumi per il Corteo delle Dame di Orvieto. Presentati i bozzetti della Accademia di Belle Arti di Brera
di M.R.
5 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Novembre 2021, 20:18

Dando seguito alla convenzione sottoscritta a febbraio 2021 da Silverio Tafuro, presidente dell'associazione “Lea Pacini” che si occupa della gestione del Corteo Storico e del Corteo delle Dame di Orvieto, e da Giovanni Iovane, Direttore didattico dell'Accademia di Belle Arti di Brera, sabato 27 novembre sono stati presentati alcuni bozzetti di nuovi costumi. La collaborazione tra i due enti trova forma nel progetto di realizzazione di nuovi costumi per il Corteo delle Dame, la storica manifestazione ideata a Orvieto da Nicoletta De Angelis nel 1994.

Tra i mesi di aprile e luglio 2021 i docenti del biennio della Scuola di Scenografia – Indirizzo “Costume per lo Spettacolo” della Accademia di Brera, hanno tenuto una serie di lezioni seminariali per gli studenti del secondo anno di corso. Le docenti Paola Giorgi, Maria Carla Ricotti, Vittoria Papaleo, Donatella Mondani, Miretta Tovini e Viviana Vannucci hanno illustrato le origini del corteo di Orvieto, dal Miracolo del Corpus Domini alla contestualizzazione storica dei costumi femminili trecenteschi, i dipinti, le miniature, le icone; quindi la campionatura dei tessuti, le acconciature, gli accessori, i moduli decorativi e le tecniche di lavorazione del taglio sartoriale. Nell’occasione si sono presentati i più celebri abiti facenti parte dei 150 pezzi, circa, che ad oggi compongono il Corteo delle Dame, costumi che solo una volta l’anno vengono mostrati al pubblico.

L’intero progetto è stato supervisionato dai professori Ferruccio Bigi e Davide Petullà, rispettivamente direttore e coordinatore della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Brera. Conseguentemente al corso gli studenti hanno preparato 11 progetti  ispirati ai costumi trecenteschi che ora attendono di essere realizzati. Tra le proposte, tutte brillanti esiti di ideazione creativa, ricerca filologica e complessità sartoriale, sono stati selezionati quattro modelli, due per le dame maritate e due per le fanciulle nubili, che alla commissione giudicatrice dei docenti sono sembrati più attinenti al gusto artistico del Corteo delle Dame.

Tra i finalisti, è da menzionare Michela Invernizzi, il cui lavoro è stato così valutato dalla commissione docenti: «Progetto, ben caratterizzato nella sua sintesi. Particolarmente felice lo studio del modulo decorativo del tessuto per il costume della dama maritata, ispirato al rosone del Duomo di Orvieto. Eleganti le cromie proposte». Quindi il progetto di Samuele Cittadini, così commentato dalle docenti: «Eccellente la qualità artigianale dei campioni tessili che corredano questo progetto.

Studiate le proporzioni e il ritmo del motivo decorativo, complesso e simbolico per il costume per la Dama maritata».

A questi bozzetti si aggiunge quello di Federica Galli per la quale la giuria scrive, «Costumi ben progettati ed interessanti nelle loro soluzioni. In particolare il costume per la fanciulla ci sembra dotato di tutta la grazia che il periodo storico può esprimere». Infine, altra finalista è Giulia Leali, dal disegno così giudicato: «Percorso progettuale che rispecchia la sensibilità della studentessa e conferisce originalità ai costumi ispirati a un erbario medievale.  Apprezziamo particolarmente i colori e il gioco di risonanza ornamentale del costume per la fanciulla».

Nella seconda fase del progetto si avvierà la vera e propria realizzazione degli abiti ispirati ai disegni degli studenti che, sempre su direttiva delle docenti, saranno gli stessi a lavorare al confezionamento dei modelli nei laboratori dell’Accademia. Intanto l'associazione “Lea Pacini” sta raccogliendo le adesioni di donne e giovani, aspiranti figuranti, disposte a sostenere i costi di lavorazione dei costumi che, si confida, usciranno a giugno 2022 dopo due anni di fermo imposto dall'emergenza sanitaria.

«Ringrazio l'associazione "Lea Pacini" – ha detto la sindaca, Roberta Tardani – per il lavoro incessante di custodia e valorizzazione dei costumi dei nostri cortei, che scaldano i cuori di noi orvietani ed entusiasmano chi viene in città in occasione del Corpus Domini. Un ringraziamento particolare all'Accademia di Brera, la cui progettualità consentirà di creare nuove meraviglie e dare un'idea di prospettiva e futuro. È un connubio di tradizione ed esperienze. In termini turistici stiamo investendo molto e il Corteo Storico e quello delle Dame sono sicuramente elementi di attrazione.»

«Oggi – ha aggiunto Silverio Tafuro, presidente dell'associazione Lea Pacini – si apre una pagina importante per la nostra associazione, uno spartiacque tra passato e futuro. Chi ha ideato e creato i costumi non c'è più. Nel rispetto della sua memoria vogliamo dare continuità al suo sogno che nel 1994 portò alla prima uscita. Fin da subito il Corteo delle Dame ha fatto parte dell'associazione "Lea Pacini". Oggi è scontato, allora forse non lo era. Questo patrimonio, però, è sicuramente motivo di orgoglio e stiamo ragionando sull'identità che dovrà avere il nuovo Corteo, magari legandolo agli affreschi nella Cappella del Corporale che raffigurano quelle donne che accolsero la Reliquia del Miracolo del 1263. In questo percorso sarà prezioso il contributo dell'Accademia».

«Siamo onorati di poter collaborare – ha ribadito Davide Petullà, coordinatore della Scuola di Scenografia dell'Accademia di Brera – mettendo competenze e professionalità di docenti e allievi al servizio di qualcosa che per la comunità locale è così motivo di orgoglio. Entrando in Duomo, in punta di piedi, abbiamo avuto l'opportunità di osservare i dettagli degli affreschi. Con la stessa umiltà ci siamo avvicinati ai costumi già esistenti e abbiamo incontrato le persone che se ne occupano. Le proposte presentate sono il frutto dell'indagine realizzata con l'attendibilità dei documenti storici e quella dose di creatività che arriva dai giovani che frequentano l'Accademia, una fucina con 5.500 iscritti, 400 docenti e tre dipartimenti. Degli undici progetti realizzati dagli allievi, sono stati selezionati quattro bozzetti definitivi. Due per donne maritate e due per fanciulle. Di questi, entro la fine di maggio, saranno realizzati due, in vista dell'uscita in notturna di giugno che tutti auspichiamo ci sia. Hanno ovviamente costi differenti, in considerazione delle tecniche di lavorazione come la sovrapposizione di tessuti, ma che tengono conto dell'artigianalità e del lavoro degli studenti, e in maniera più contenuta rispetto ad una sartoria. Contestualmente verranno fornite indicazioni rispetto agli accessori, al trucco e all'acconcio».

Le aspiranti figuranti interessate alla realizzazione dei costumi possono presentare la propria candidatura inviando, entro e non oltre mercoledì 8 dicembre, una mail all'indirizzo assoleapacini@gmail.com.

© RIPRODUZIONE RISERVATA