Niente mensa e biblioteche chiuse presto. Gli universitari di Terni: «Più servizi per studiare»

Niente mensa e biblioteche chiuse presto. Gli universitari di Terni: «Più servizi per studiare»
di Claudia Sensi
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Giovedì 16 Marzo 2023, 08:46
TERNI La mensa che non c'è, le sedi troppo lontane, la difficoltà nei collegamenti. In attesa della riqualificazione la sede ternana dell'università continua ad avere una serie di problemi che rendono difficile la vita degli studenti. A cominciare dalla logistica. «Le sedi sono tra loro scollegate - evidenzia Lorenzo Ranocchiari che a Terni ha studiato economia - sono collocate geograficamente distanti. Ciò ha fatto si che non si creasse quel numero minimo di studenti presenti in un polo unico che consentisse economie di scala e quindi la possibilità di dare servizi anche economicamente sostenibili». In effetti una mensa unica non c'è: quella di Pentima, che dovrebbe essere ultimata, ancora non è in funzione. Le mense Adisu si trovano al Met di piazza Tacito e all'ospedale. I mezzi di trasporto sono assai scarsi. «Soprattutto per gli studenti che frequentano il corso di scienze delle investigazioni a Narni, ma anche per quelli di ingegneria a Pentima - spiega Caterina Proietti che frequenta il corso di economia - non ci sono molti collegamenti con gli autobus perché la zona è servita solo da quelli di linea che non sono molto frequenti». Altro problema è costituito dalle zone studio. «Mancano luoghi dove poter studiare anche nel fine settimana - aggiunge Caterina - e fino a tardi. Ad esempio nella sede di economia a San Valentino l'aula chiude alle ore 18 perché c'è carenza di personale in segreteria e portineria. C'è carenza di questo tipo di servizi, invece le biblioteche e le aule studio sono presidi importantissimi per gli studenti, specie per gli studenti lavoratori». E' scarsa anche la presenza degli studenti Erasmus. «Sarebbe un interessante percorso di formazione per gli studenti. Invece non c'è quello scambio sociale che avviene con gli studenti stranieri perché questi scelgono altri poli per frequentare le lezioni». Per quanto riguarda la didattica i corsi a Terni sono abbastanza apprezzati, ma sia Formichetti sia Proietti credono che l'offerta formativa andrebbe ampliata. «Sarebbe necessario incrementare l'offerta formativa per aumentare l'attrattività da fuori e permettere agli studenti di non trasferirsi in altri atenei». Perché una delle strategie che viene più applicata è quella di frequentare la triennale a Terni, essendo meno dispendioso e andare fare la specialistica in facoltà più prestigiose. «Io ad esempio - conferma Lorenzo - ho fatto la triennale qui e la magistrale a Perugia». «Questo - aggiunge Caterina - si incentra anche sull'offerta formativa che poi si può spendere nel mondo del lavoro». Infatti l'università si lega pure al mondo del lavoro e purtroppo Terni anche da questo punto di vista non brilla. «I problemi legati al mondo produttivo, al lavoro, al sostrato economico-sociale - spiega Lorenzo - fanno si che la città non offra grandi opportunità dal punto di vista imprenditoriale, lavorativo».
 
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