Narnia Comics fa sognare con i suoi artisti fra le nuvolette: conclusa la due giorni dedicati all'arte del fumetto

Narnia Comics fa sognare con i suoi artisti fra le nuvolette: conclusa la due giorni dedicati all'arte del fumetto
di Marcello Guerrieri
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Domenica 30 Agosto 2020, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 23:59

NARNI “Una edizione ridotta? Sì, per quanto riguarda i giorni. No, se si guardano qualità e quantità di coloro che verranno”.  Narnia Comics è durata due giorni, il 29 ed il 30 agosto, ma Giovanna Degli Innocenti, la patron della manifestazione, vede solo punti a favore: intanto è stata l'occasione per formalizzare davanti a tutti, davanti alle autorità, la richiesta di intitolare una via a Jeeg Robot d'Acciaio, il protagonista di un cartone animato di produzione giapponese che negli Anni Ottanta spopolava tra i giovani.

Sono stati allestiti ben quaranta tavoli in ogni spazio possibile di Narni, per gli espositori ma anche disegnatori, alcuni provenienti dalla scuderia della Bonelli Edizioni, la casa editrice più cult d’Italia, presente con un grande artista quale Michele Rubini, che vive e lavora in un atelier nel centro storico.

E’ la quinta edizione del Narnia Comics frutto dell’idea di Giovanna e di suo marito, Mauro, che hanno “rilevato” una precedente manifestazione, riuscendo a mantenerla tra quelle più importanti d’Italia. Si cercano altre vie, comunque, e tra quelle c’è “l’onore ad Hermes Maiolica”, il “bufalaro” ternano, che sarà presente: Hermes è riuscito a mettere in piedi alcuni tra i più virali e condivisi scandali digitali. Lui ternano purosangue, anche se lavora a Narni in una azienda metalmeccanica, ha avuto uno spazio apposito sul quale spiegare le sue “strategie”, le sue forme di bufale che si avvicinano, eccome, ai fumetti ed alle forme oniriche di comunicazione globale. Hermes Maiolica è uno dei paladini della intitolazione della via cittadina a Jeeg Robot d’Acciaio e non è un caso che una prima proposta abbia avuto una popolarità in rete senza pari.

L’evento rimane comunque una esposizione di artisti, con le loro matite e le loro manie, con i loro riferimenti stilistici, le loro aspirazioni. Giovani, i più, e meno giovani, quelli che hanno passato una vita a rimettere a china un bellissimo sogno. Perchè va detto, i disegnatori sono tutti bravi e si “piegano”, durante il festival, alle richieste, a volte strane ed assurde, dei visitatori, che sono alla ricerca dei loro idoli.

Mostra Mercato. La mostra mercato è un aspetto molto apprezzato dagli appassionati, sempre alla discussione con gli espositori, per rifare cento mille volte, gli stessi discorsi. Ma è la particolare arte del disegno, quella dei comics ad esaltarsi, mettendo in mostra un mondo particolare che spesso nessuno conosce: ci sono gli sceneggiatori, quelli che scrivono le storie, poi coloro che li disegnano ed in qualche caso anche altri che colorano. Tutti livelli diversi, tutti livelli che esprimono una grande qualità, di sicuro un’arte. La quinta edizione è stata quella della maturità, e si è visto quanta voglia c’è in giro di far vedere il proprio lavoro, le opere, che nel periodo del confinamento sono comparse sotto le matite o le chine degli artisti. Narnia Comics è anche la prima manifestazione di livello ad uscire dalla paura a ritornare nelle piazze estive dell’Italia, per confrontarsi ma soprattutto per stare insieme e per far vedere che il virus non si è portato via l’arte e la fantasia, che invece è sempre più presente. “Quest’anno niente giuochi di ruolo che tanto avevano interessato – dice Giovanna – troppe le complicazioni, troppi i pericoli. Sarà per il prossimo anno, avremo così più tempo per mettere insieme le belle storie che poi vengono sceneggiate sul posto”.

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