Narni: riapre la farmacia del Centro Storico. Sarà nuovamente pubblica

La farmacia comunale di Narni
di Marcello Guerrieri
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Lunedì 4 Giugno 2018, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 20:47
NARNI E’ ripartita stamattina dopo qualche giorno di chiusura, la farmacia Comunale di Narni, quella situata nel Centro Storico: la saracinesca era stata abbassato era stata chiusa per permettere il passaggio dal gestore privato a quello pubblico che è il Comune di Narni. “Ci hanno obbligato a riprendercela – spiega Marco Mercuri, visibilmente contrariato – il Tar ha detto che l’affidamento ai privati doveva finire adesso. E così è stato. I tempi del rilancio però si allungheranno a dismisura. Tra l’altro una farmacia pubblica aveva un senso nell’Ottocento; oggi invece nemmeno un po; il comune ha altri compiti che acquistare medicine'”.
Insomma la tribolata gestione della farmacia torna direttamente al Comune che aveva fatto le carte false per darla prima l’azienda farmaceutica ternana, l’Afm, e poi ad un privato. Con la prima gestione non aveva guadagnato granché con la seconda invece s’era stabilito un programma che si stava per portare avanti ma il Tar ha sancito che quell’affidamento non era regolare. Con il tempo, con lo spostamento degli ambulatori medici, con l’abbassamento della popolazione narnese, quella farmacia, che non si trova nel posto migliore era sempre più decaduta, diminuendo il proprio giro d’affari. L’idea di uno spostamento che avrebbe potuto invertire la rotta era stata presa in carico e poi abbandonato per tante ragioni. Poi era intervenuto il privato che aveva ampliato gli orari di apertura e cercato di espandere la propria azione. Marco Mercuri, il vicesindaco aveva esposto in consiglio comunale il suo piano: “Ci irrobustiamo poi la vendiamo mettendo a segno una buona plusvalenza. D’altra parte non è compito precipuo del Comune, nel 2018, il dover dispensare i farmaci. Con quei soldi incassati si sarebbe potuto aprire qualche dispensario come a Vigne, che lo chiedono da anni”. Va anche considerato poi che nel territorio comunale vi sono altre tre farmacie ed una parafarmacia, tutte private e tutte agguerrite, che difficilmente lasceranno spazio a quella pubblica.
Ora insomma si tenta un difficile rilancio, che prescinde dalla volontà dei dipendenti ma che cozza con situazioni oggettive che solo un privato avrebbe, forse, saputo superare.
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