Narni: pronto il programma della Corsa all'Anello. Si inizia il 24 aprile

La processione di San Giovenale
di Marcello Guerrieri
2 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Aprile 2018, 18:27
Narni  (Tr) Eccola la cinquantesima edizione della Corsa all’Anello di Narni, una ricorrenza “tonda”, speciale, che nel 1969, al suo esordio, nessuno pensava di raggiungere. Eppure, eccola la Corsa, della quale sono stati pubblicati i dépliant, in una sorta di presentazione “leggera”. Intanto il giorno dell’uscita dei banditori sarà il 24 aprile, alle ore diciotto: lo spalancarsi della porta del Comune segnerà il via di tutto quello che sta dietro alla corsa, una sorta di festa della primavera. Via, allora, alle hostarie, via alle mostre, via agli allestimenti. Cinquanta anni fa era tra i fondatori Carlo Capotosti, che oggi, appunto dopo mezzo secolo di impegno profondo, è il capo della corsa nel ruolo di Segretario generale, il presidente è il sindaco ma è figura di rappresentanza. Dice Capotosti: “La Corsa del cinquantenario dovrà essere per forza una edizione da ricordare, nonostante le ristrettezze. Ci siamo impegnati al massimo”. Si dice, ma non è per niente sicuro, che alla fine della corsa Capotosti potrebbe rassegnare le dimissioni per “raggiunti limiti di anzianità di servizio” ma è tutto da stabilire. Meno soldi a disposizione dell’Ente Corsa: “Dal Comune, dagli sponsor: ci siamo dovuti adattare e cercare di fare ancora di più” spiega Marco Matticari, responsabile della parte coreografica, che è impegnato alla redazione del libro che racconta la storia in immagini, soprattutto, della Corsa. Ma il 24 aprile è anche il momento in cui tutti i gruppi, gli sbandieratori, i musici, i tamburini, i danzatori, i terzieri, e molti altri daranno sfoggio di quanto hanno provato nell’anno.
L’impianto della manifestazione è quello abituale: 29, 30 aprile e primo maggio dedicati alle giornate medievali dei terzieri Mezule, Fraporta e Santa Maria; il due maggio, a notte, la presentazione dei ceri al santo Patrono Giovenale, con tanto di presenza del vescovo, che impersona, è l’unico, la stessa parte del vescovo del 1371, anni a cui si riferisce la Corsa. Poi il giorno del patrono, il tre maggio, grande processione nella mattinata e poi la Corsa all’anello storica” in piazza dei Priori, prova di grande abilità. E la seconda domenica di maggio, quest’anno il tredici, al “campo de li giochi” la corsa per stabilire le gerarchie tra i tre terzieri. L’ultima settimana però è tutta rivolta verso il San Girolamo per non dimenticare che la Corsa all’anello è manifestazione ippica. E così benedizione dei cavalli e cavalieri, il mercoledi, giovedì e venerdì, nelle tre chiese dei terzieri e poi sabato dodici maggio, grande corteo storico con la città invasa da oltre seicento costumanti che rievocano elementi storici, grandi famiglie nobili ed un pezzo di coreografia che non guasta mai. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA