Narni, presenta la "palestra di cittadinanza" per educare i cittadini del futuro

Narni, presenta la "palestra di cittadinanza" per educare i cittadini del futuro
di Francesca Tomassini
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Sabato 11 Dicembre 2021, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 14:39

Laboratori, centri civici e spazi aggregativi riprendono vita dopo il buio della Pandemia. Un progetto in cui, spiegano i referenti «L’Amministrazione rimette al centro dell’amministrazione il bene più prezioso, le nuove generazioni».

Un progetto che coinvolge il mondo dell'associazionismo o agisce attraverso un’azione capillare per restituire il territorio alle giovani generazioni e, reciprocamente, le giovani generazioni alla vita pubblica delle istituzioni. Dalla scorsa estate il Comune di Narni ha aperto una “palestra di cittadinanza” per uscire dal grigiore della pandemia e restituire a tutta la comunità, frazioni comprese, la bellezza del territorio e delle relazioni autentiche. Un programma complesso e articolato,avviato grazie alla collaborazione con Pepita, una delle onlus più attive e presenti sul territorio.  "I migliori NARNI" - questo il nome del percorso amministrativo - parte dalla necessità di coinvolgere la futura classe dirigente con un approccio inclusivo e partecipato. «Il progetto - spiega il Sindaco, Francesco De Rebotti -   guarda proprio nella direzione di costruire la cittadinanza del futuro insieme ai suoi protagonisti: i giovani».

«Dall’inizio del mandato - ha spiegato l'assessora alle politiche sociali Silvia tiberti- abbiamo lavorato ad una profonda analisi dei bisogni sociali della nostra comunità, puntando sul rafforzamento delle relazioni e nella cura del tessuto sociale la risposta alle tante fragilità».

Il percorso di promozione avviato in estate con i laboratori tematici itineranti proseguirà nei mesi invernali fino a giugno 2022. «Alle attività di animazione e di carattere ludico - continua Tiberti - vengono affiancate iniziative dai contenuti più rilevanti, come ad esempio il supporto alla genitorialità, laboratori di comunicazione dell’utilizzo dei media ed il rapporto con il proprio territorio». 

Una progettualità avviata con l’incontro di gruppi di giovani nei luoghi dell’educazione formale e non formale di Narni (scuole, centri civici, servizi aggregativi), per poi costruire percorsi di responsabilizzazione e di formazione alla cittadinanza attiva, anche nella sfera digitale.

«I nostri progetti educativi ed aggregativi - spiega il Presidente di Pepita, Ivano Zoppi - toccano scuole, centri civici e servizi aggregativi, costruendo programmi di partecipazione civica anche grazie a laboratori, incontri di gruppo e dibattiti.

Un tessuto connettivo che passa necessariamente dall’ascolto, dalla valorizzazione dei talenti, dalle vocazioni del territorio e della bellezza della diversità. Perché ciascun bambino, ogni adolescente, è unico, autentico e irripetibile, come un’opera d’arte».

Proprio l’arte, in particolare quella del Teatro, è protagonista di un progetto specifico: “On stage - on line”. L’iniziativa, grazie alla collaborazione con L’Associazione Culturale Ingranaggi, prevede la conduzione di corsi e rappresentazioni teatrali, finalizzati a tradurre in scena i vissuti di vita digitale richiamati durante le sessioni educative a cura di Pepita. Le relazioni e gli scambi tra pari sui social network, le fake news, le challenge, la sovraesposizione mediatica, la web reputation e tutte le devianze e i pericoli della Rete (bullismi, sexting, hate speech) saranno oggetto di confronto tra i ragazzi. 

«Il progetto On stage - on line rappresenta una grande sfida, soprattutto dopo la pandemia. Sono convinto - ha spiegato Davide Sacco direttore artistico del Teatro Manini- che lo strumento teatrale possa favorire socializzazione e senso di comunità, oltre a essere un veicolo per conoscere ed esprimere le proprie emozioni nel modo corretto. La potenza della finzione, riesce a creare un contesto protetto in cui sono facilitati e amplificati confronto e dialogo. Sono sicuro - conclude - che otterremo risultati importanti, da osservare nella giornata finale di restituzione che, coinvolgendo anche le Istituzioni, sarà un reale momento di confronto e punto di partenza per sfide future».

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