Narni: ordinanza del comune per bloccare l'accesso indiscriminato dei cani al canile di Moricone.

Narni: ordinanza del comune per bloccare l'accesso indiscriminato dei cani al canile di Moricone.
di Marcello Guerrieri
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Lunedì 15 Luglio 2019, 19:42
NARNI A volte si ingruppano e sempre più spesso si trovano in giro per le strade di Narni, specialmente di notte: cani in libertà, a decine, fuggiti ai proprietari, qualcuno, in altri casi randagi, seguendo le brutte abitudine dei padroni in vacanza, un fenomeno che tocca pure Narni. Insomma vengono visti come un pericolo se i cittadini si sbrigano a telefonare ai carabinieri e chissà perché, anche al centralino dell’ospedale. La Asl, diligentemente, invia il proprio operatore, quello che una volta si chiamava l’”acchiappacani” a catturare gli animali. A volte si riesce a ritrovare velocemente il padrone, al quale viene riconsegnato l’animale. Altre, invece, gli operatori sono costretti a portarlo nel canile sanitario di Moricone. E qui scatta la guerra: siccome da quel momento in poi tutto è a carico del Comune di Narni, Lorella Sepi, che quel settore lo gestisce, ha fatto erigere un ben muro: “Il comune di Narni non accetta ricoveri se non si è seguito scrupolosamente il procedimento di ingresso”. E come nei casi tanto di moda, adesso aggiunge: “Nei casi di urgenza la certezza della cattura deve essere contestualizzata dai vigili urbani o da forze di polizia o carabinieri”. C’è un perchè sull’inasprimento dei procedimenti di accesso: il Comune si vede svuotate le tasche dai ricoveri, centinaia di migliaia di euro di spesa, senza che sino ad ora, si fosse posto un rimedio alcuno non per eliminarli ma solo per ridurli. Nell’estate con l’abbandono sistematico degli animali gli ingressi si impennano. E spesso non vengono nemmeno dal Comune di Narni.
Dice il Veterinario della Asl Antonio Liberati, che è pure sindaco di Otricoli:” L’operatore innanzitutto verifica se è di proprietà ed in tal caso si cerca di rintracciare il proprietario; se è randagio e reputa la condizione trovata pericolosa per l'animale o per altri contesti, come ad esempio la viabilità, lo porta al canile sanitario, altrimenti rimanda la cattura ad orari di normale attività lavorativa. Quando il cane viene portato al Sanitario il giorno successivo l'operatore regolarizza il tutto con i vigili. Questo metodo viene applicato in tutta la ASL e non ha mai suscitato alcuna perplessità”. E conclude informando che è disponibile a far affiancare la pattuglia degli “acchiappacani” anche da un vigile urbano.
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