Narni: due manifestazioni in ricordo della liberazione

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Sabato 13 Giugno 2020, 09:51
Stamattina è il giorno della Festa della Liberazione, il giorno della fine della guerra: il tredici giugno a Narni, ma anche a Terni, ha sempre avuto un significato importante al punto di avervi dedicato una via ed una piazza. La guerra era stata dura ed il passaggio degli inglesi, meglio ancora gli scozzesi dei Lhotians and border per la Piazza Garibaldi è stato segnato da una foto molto bella che ogni narnese ha nella sua raccolta. Stamattina due manifestazioni, una al monumento ai caduti per ricordare chi perse la vita nel corso di quella insensata guerra ed un’altra a Capitone a Giuseppe Marivittori, operaio appartenente ai G.A.P. della Brigata Garibaldina "Gramsci", che perse la vita proprio il tredici giugno. Lui, insieme al compagno Ernesto Rotini, tentava di rimuovere le mine che i tedeschi seminavano dietro di loro sulla strada di Capitone, per permettere agli Inglesi di avanzare verso nord. Ai due partigiani capitonesi è dedicato anche un cippo posto sul luogo della loro morte, lungo la Strada Capitonese. Ed è anche il giorno della bandiera di Evelina, la giovane ragazza narnese che “abbagliò” il sergente Robertson, il quale fermò il carro, scese e regalò una bandiera che aveva conquistata qualche giorno prima. Da quella bandiera sorse una amicizia tra Narni e i Lotians, consolidata da visite e scambi. I Lhotians, poi, tornarono alla guerra e si diressero verso Terni dove incontrarono, lo raccontano nel proprio diario di guerra, una accanita resistenza a Ponte Romano, che, storicamente gli impedì di entrare nella piazza più importante di Terni quel giorno, cosa che avvenne il giorno dopo.
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