Narni: la "puzza" arriva dalla fabbrica che è ripartita

Lo stabilimento della GoSource
di marcello guerrieri
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Domenica 21 Ottobre 2018, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 19:52
Sì, il forte odore di carbone che aleggia, a momenti, nell’arco della giornata sopra l’abitato di Narni, è il frutto della lavorazione degli elettrodi della GoSource, la fabbrica “cinese” che ha rilevato la vecchia Sgl Carbon. E’ stata l’Arpa a certificarlo dopo numerosi sopralluoghi, come hanno dichiarato gli esponenti dei Cinque Stelle, nel sottolineare come l’agenzia di controllo ambientale abbia ufficialmente dichiarato che “gli inconvenienti segnalati sono riconducibili alla ripresa dell’attività lavorativa della ditta Go Source Italy”. Luca Tramini, che è il leader dei Cinque Stelle, ha voluto rimarcare come i “fatti dimostrano che non era un’allucinazione collettiva e che non tutto andava così bene come qualche assessore affermava mesi fa”. La fabbrica d’altra parte è rimasta chiusa per anni e i narnesi si erano “dimenticati” dell’odore acre che sviluppa dallo stabilimento la lavorazione del carbone prima di diventare elettrodi da acciaieria. In realtà è la stessa “puzza” di sempre. L’Arpa, usando un linguaggio sempre un po' burocratico, non definisce pericolosa quella immissione in atmosfera se non per piccole situazioni per la quali ha comunque chiesto una azione di controllo stringente alla società. Va anche ricordato che la fabbrica ha almeno quaranta anni di età e che esistono adesso apparecchiature e macchinari molto meno inquinanti di quelli installati a Narni Scalo. “A seguito di questa relazione e delle relative analisi non siamo qui, come non lo siamo mai stati, per fare allarmismo o creare falsi “casi” dove non ce ne sono oppure sterile polemica, ma per essere propositivi e costruttivi, per poter sviluppare sul nostro territorio un’industria altamente tecnologica che rispetti l’ambiente, un’industria che sia la piu’ pulita possibile al pari di esempi europei”. Anche Gianni Daniele e la sua Lega si sono fatti sentire proponendo alcune soluzioni e cercando di non nascondere sotto il tappeto la questione. Tra l’altro Marco Mercuri, il vicesindaco, ha sempre ammesso che la fabbrica poteva rilasciare delle puzze proprio per la sua lavorazione. Confida però, oggi come nel futuro, nella serietà e nell’attenzione dell’Arpa per quanto riguarda la pericolosità delle immissioni in atmosfera: “Ci aspettiamo la rigorosa tutela della salute dei cittadini. Ma anche assunzioni di narnesi che sono solo il dieci per cento”.  
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