Narni, parla il neo sindaco Lorenzo Lucarelli. In agenda Pnrr, Sanità e Cultura. «De Rebotti sindaco di Terni? Io lo presterei...»

Narni, parla il neo sindaco Lorenzo Lucarelli. In agenda Pnrr, Sanità e Cultura. «De Rebotti sindaco di Terni? Io lo presterei...»
di Francesca Tomassini
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Venerdì 17 Giugno 2022, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 19:07

La questione è urgente, la domanda è d'obbligo. Lorenzo Lucarelli, neo eletto sindaco di Narni, una vittoria schiacciante ma ora c'è da pensare alla Giunta. Che faccia avrà la sua squadra? Ci sto ragionando, farò una valutazione complessiva. Non escludo, anche se è prematuro, che potrei pensare anche a qualcuno da fuori. In generale comunque non mi baserò soltanto sui voti anche se non potrò prescindere da alcuni equilibri.


Per esempio quello con il M5S? Già a suo tempo Narni è stata un laboratorio politico (il riferimento è al 2019 quando proprio a Narni si incontrarono Zingaretti, Di Maio, Conte e Speranza ndr), quella volta non ha funzionato ma è stato comunque gettato un seme.

Adesso sembra stia andando meglio, il laboratorio del campo largo sta funzionando a dovere. Con il M5S ci siamo ritrovati sui valori, è un buon punto di partenza.

Quali sono i primi appuntamenti sull'agenda da sindaco?

Il Pnrr, la sanità, la cultura.

Andiamo per ordine.

Il Pnrr è forse la ragione principale per cui mi sono candidato. C'è una grande opportunità di fare tanto e bene. I soldi ci sono e anche i progetti. Abbiamo a budget 23 milioni di euro di cui 10 del Pnrr e gli altri da bandi vari e finanziamenti della Fondazione Carit con cui realizzeremo per esempio il restauro di piazza Garibaldi, la bretella per decongestionare via Tuderte. Si tratta di mettersi a lavorare per riuscire a terminarli nei tempi. Il 2026 è dietro l'angolo. A questo proposito sto pensando di creare un assessorato specifico, e nello stesso tempo rimettere mano alla macchina comunale in termini di numeri e competenze. Un aspetto strettamente connesso è quello della revisione del piano regolatore, da agganciare agli investimenti. Credo siano due elementi fortemente connessi in vista di un grande obiettivo: tornare ad essere attrattivi anche da un punto di vista residenziale e di conseguenza demografico.

Sulla sanità il nodo primario è l'ospedale comprensoriale di Narni-Amelia.

Un progetto su cui grava una certa responsabilità politica per quanto riguarda la territorialità. In generale credo che di fronte ad alcuni temi bisogna abbandonare i campanilismi e pensare solo al bene comune. Nello specifico, pochi giorni fa sono venuto a conoscenza di una modifica sostanziale nel piano economico finanziario (il riferimento è all'assessore alla sanità Luca Coletto che in commissione ha dichiarato che i fondi per realizzare l'ospedale verranno dall'Inail mentre fino ad oggi si parlava di fondi Cipe ndr) per questo chiederò un incontro congiunto alla presidente Tesei e all'assessore Coletto per chiarire questo aspetto e le questioni connesse.

La cultura.

Durante questi cinque anni come assessore alla cultura sono nati dei progetti di cui vado orgoglioso. A questo proposito sono davvero contento che il primo evento a cui parteciperò da sindaco è uno di quelli di cui vado più fiero, che ho fortemente voluto (Narni città teatro ndr). In generale, la cultura è un progetto sociale fondamentale. La dimostrazione è venuta anche da questi due anni di pandemia. Non ci siamo fermati, abbiamo realizzato, per quanto fosse possibile, eventi e messo in piedi spazi di aggregazione che stanno dimostrando le nostre ragioni.

Francesco De Rebotti non si è ricandidato a Narni e in generale ha detto di aver chiuso, ma l'anno prossimo si vota per le comunali a Terni...

Se penso a quello che potremmo fare io a Narni e lui a Terni... (sorride ndr) Io lo presterei...

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