Un evento che rappresenta un tentativo di far uscire Terni dall’anonimato artistico culturale nel nome del suo grande campione. (Liberati conquistò il titolo mondiale nel 1957).
«Proprio così – spiega Nannini – l’obiettivo è coniugare la storia sportiva della città a quello che ha rappresentato l’economia cittadina per oltre un secolo. Liberati non a caso veniva chiamato il cavaliere d’acciaio oltre che il ternano volante». Chi è parte integrante dell’evento e Luca Eusebio, anche lui protagonista della vita artistica della città di Terni.
«Realizzare questa icona sportiva della città di Terni rappresenta un momento di grande emozione e di tributo ad un grande campione – argomenta Luca Eusebio – a maggior ragione perché realizzato nel contesto dove anni fa si allenava proprio Libero Liberati. Siamo riusciti a sviluppare l’evento grazie all’intervento dell’Ast e della cooperativa Actl che attraverso il suo contributo ci ha permesso di coprire le spese. La realizzazione del murales è toccata ancora agli artisti dell’associazione “Kantiere misto” in quanto già avevano operato al centro giovanile Sant’Efebo. Crediamo fortemente nella streetArt in quanto arte fruibile da tutti a differenza di un arte convenzionale riservata a pochi».
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