PERUGIA - Il pranzo della domenica al ristorante. Un bel modo di passareuna giornata inaspettatamente primaverile. Nel mondo che conoscevamo fino a un annofa al massimoavrebbe fatto notizia la giornata dalle temperature particolarmente miti, considerando la neve del fine settimana precedente. Oggi, invece, fa purtroppo notizia un ristorante con persone all’interno che mangiano, perché non è piùconsentito.
Succede a Perugia, nella zona tra via Settevalli e San Sisto. Siamo nel primo pomeriggio di domenica, quando nel ristorante si presentano una pattuglia della guardia di finanza e una della polizia locale. Il motivo è quello di verificare il rispetto delle norme anti covid, delle restrizioni individuate come necessarie per contrastare la diffusione del virus ma che stanno soffocando giorno dopo giorno intere categorie professionali e imprenditoriali, tra cui sicuramente quella della ristorazione e in particolare dei ristoratori. Perché fare il servizio d’asporto o di consegna a domicilio è un modo per tirare avanti, ma è fuor di dubbio che non può sostituire completamente il “core business” dell’andare a mangiare fuori. Restrizioni che, inevitabilmente, iniziano a pesare anche sulla psicologia e i comportamenti delle persone. Nonostante la stragrande maggioranza dei perugini, in città e in provincia, continui a rispettare le regole anche se è sempre più difficile farlo, ecco chi evidentemente non ce la fa più e per un momento torna alla vita normale. Alla vita prima del virus, alla vita in cui ci si poteva alzare una domenica mattina dal letto e decidere di andare a pranzo al ristorante. Questo quanto di fatto riscontrato dalle forze dell’ordine una volta messo piede all’interno del ristorante. E cioè, l’attività commerciale aperta e clienti all’interno. Se per quanto riguarda la prima parte è consentito, proprio perché è consentito in zona rossa comunque il servizio di asporto che di consegna a domicilio, la seconda parte è assolutamente vietata.