Foligno, Luigi Chiatti scrive alle famiglie dei bambini uccisi: «Sono un mostro, vi chiedo scusa»

Luigi Chiatti
di Giovanni Camirri
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Venerdì 26 Ottobre 2018, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 18:30

Il pentimento di Luigi Chiatti, il mostro di Foligno. «Se potessi tornare indietro non rifarei mai quello che ho fatto, perché ciò che ho fatto è distruzione della vita e disprezzo del creato. Scusatemi». E’ la chiusura della lunga lettera che Luigi Chiatti, “Il mostro di Foligno”, come lui stesso s’è autodefinito per le morti di Simone Allgretti e Lorenzo Paolucci, ha inviato all’Unione Sarda, dalla località isolana di Capoterra dove si trova in una Rems.

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«Mi spiace - si legge in un ulteriore passaggio – vi chiedo umilmente scusa, con il cuore in mano. Non vi chiedo di perdonarmi, so che è difficilissimo, ma per lo meno di concedermi di dare “un senso” al sacrificio delle vittime». "Oggi, sono una persona molto diversa”. E ancora “In questi anni di restrizione ho cercato di trasformare tutto il male fatto in gesti di aiuto nei confronti di chi come me ristretto si trovava in difficoltà, nello svolgere al meglio tutte le mansioni di responsabilità che mi venivano assegnate, comportandomi bene con tutti tanto da essere ben voluto da tutti quelli che mi hanno conosciuto personalmente e ogni volta che lo facevo per me era un dono fatto a Simone e Lorenzo, e ciò mi rendeva immensamente felice, perchè era un modo per dare, come ho già detto in precedenza un senso alla loro prematura morte”
I FATTI
Il 4 ottobre 1992 Simone Allegretti (4 anni) scomparve nella campagna fra Foligno e Bevagna; il suo corpo senza vita venne ritrovato due giorni. Poco prima del ritrovamento venne trovato un biglietto all’interno di una cabina telefonica davanti la Stazione ferroviaria di Foligno che rivendicava l'omicidio e forniva dettagli su dove si trovasse il corpo e sull'abbigliamento della vittima. Venne attivato. Il 7 agosto 1993 il mostro tornò a colpire: il cadavere del tredicenne Lorenzo Paolucci venne ritrovato poco dopo il delitto ne a poche decon lontano dalla vi9lletta abitata da Chiatti in località Casale di Foligno e dove poco dopo Luigi Chiatti venne catturato. Nel 1994 prese il via il processo per l’omicidio di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci a seguito del quale “il mostro di Foligno” venne condannato a due ergastoli. Nel 1996  la corte d'Assise d'Appello di Perugia riformò la sentenza dichiarando Chiatti semi infermo di mente e condannandolo a 30 anni. Nel 1997 la Cassazione confermò la sentenza d'appello. Nel 2015 Chiatti ha terminato di scontare la pena in carcere ed è stato trasferito in una Rems in Sardegna, a Capoterra dove attualmente si trova.
 

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