Morto Riccomini, mister della Ternana in serie A. Il ricordo commosso di Masiello: "Quante barzellette, ci raccontava!"

Morto Riccomini, mister della Ternana in serie A. Il ricordo commosso di Masiello: "Quante barzellette, ci raccontava!"
di Paolo Grassi
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Venerdì 22 Luglio 2022, 13:20

Se ne è andato quasi alla soglia degli 88 anni. In punta di piedi. Come in punta di piedi, quasi senza cercare mai clamori, aveva vissuto quella promozione in serie A con la Ternana. La seconda promozione in massima serie dei rossoverdi, due anni dopo quella storica del suo collega Corrado Viciani. La Terni sportiva piange, così, la scomparsa di Enzo Riccomini. Toscano anche lui, proprio come Viciani. Era piombinese. Due stagioni alla guida delle Fere, 1973-74 con la promozione in serie A grazie al terzo posto in B, quindi il campionato tra i grandi del calcio italiano l'anno dopo. Poi, andò ad Ascoli. E nel 1980 ottenne un'altra promozione in serie A, questa volta portandoci la Pistoiese. Successivamente, altre panchine in altre società, come Sampdoria, Arezzo, Sambenedettese, Barletta e Alessandria. Ultima esperienza nel 1992-93, al Viareggio. Poi, si è ritirato a vita privata. Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute si erano complicate. Un ricordo di Riccomini arriva da Gianni Masiello, ex calciatore del Torino ma anche giocatore di quella Ternana: "Di lui conserverò sempre un ricordo eccezionale - dice con la voce commossa - perché lui non era il nostro allenatore. Lui era un amico, per noi. Scherzava con noi, ci raccontava un sacco di barzellette! Ci faceva stare bene, a tutti. Anche quelli che non giocavano, erano contenti di stare con noi e con lui. Era fuori dalla norma di un allenatore". Poi, andando via, ognuno ha fatto la sua vita. "Ma io - dice Masiello - quando parlo di lui sono entusiasta. Ci faceva stare benissimo, in qualsiasi situazione. In serie B perdevamo poco, in serie A tutta un'altra cosa. Ma non lo ho visto mai arabbiato. Non sbraitava mai. Grossa perdita, per me e per tutti gli altri ex suoi giocatori. Negli ultimi tempi, io non lo chiamavo. Sapevo che non stava bene. Quante volte sono stato vicino a fargli una telefonata... ma poi rinunciavo. Mi mancherà".

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