ORVIETO Il giovane finanziere, Michele Grauso, 29 anni, deceduto domenica 10 maggio dopo due anni di coma, nell'istituto di riabilitazione dove si trovava da tempo, sarebbe morto a causa del contagio da Coronavirus.
E' quanto si apprende oggi, martedì 26 maggio, due settimane dopo il decesso. Grauso, basco verde, nel novembre 2017, mentre si trovava a seguire a Orvieto alla caserma "Monte Grappa" un corso di specializzazione, fu raggiunto alla testa da un colpo di arma da fuoco. Secondo la ricostruzione dei fatti basata sulle indagini di allora al termine della cerimonia conclusiva del quinto corso straordinario di specializzazione “Antiterrorismo e Pronto Impiego”, il giovane, originario di San Nicola la Strada (Caserta), sarebbe stato colpito alla testa da una pallottola esplosa accidentalmente da un altro militare intento a maneggiare una pistola d’ordinanza all’interno di una camerata. Le condizioni di Grauso furono subito dichiarate gravissime; il proiettile lo aveva colpito infatti attraversando collo e testa. Rimasto per molte settimane rimasto ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva del “Santa Maria della Misericordia” di Perugia, fu poi trasferito in una struttura riabilitativa in Emilia Romagna dove non si è mai ripreso e dove è deceduto. Che la morte sia sopraggiunta per Coronavirus si è saputo solo oggi.
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